Anche quest’anno non ci sarà traccia di Italia, ma la terza edizione del Trofeo Città di Sondrio (10 mila dollari, sintetico Mapecoat TNS) è pronta per una finale di alto livello. Da una parte della rete ci sarà lo svedese Markus Eriksson, terza testa di serie, dall’altra il polacco Marcin Gawron, il migliore nella parte alta del tabellone, rimasta orfana già al secondo turno del grande favorito Jan Mertl. Nella prima semifinale Eriksson l’ha spuntata con un doppio 6-4 sul milanese Alessandro Bega, che alla vigilia sembrava aver qualcosa in più ma è incappato nella classica giornata storta, agevolando il compito del rivale con numerosi errori. Il 26enne di Goteborg è uscito meglio dai blocchi, salendo di un break già nel terzo gioco dell’incontro, un vantaggio che ha però perso immediatamente. Tuttavia se n’è preso un altro – quello buono – sul 3-3, e ha continuato a giocare alla grande anche nel secondo set, regalando poco e servendo benissimo. Il suo rendimento ha sorpreso Bega, che non ha trovato le chiavi per contenere la foga del rivale, perdendo la battuta in due turni consecutivi. Sotto 5-2 l'azzurro è finalmente riuscito a reagire, vincendo otto dei successivi dieci punti e risalendo la corrente fino al 5-4. Ma nell’ultimo game il nordico non gli ha concesso chance, sparando due ace e prendendosi la nona finale in carriera. “Non mi sarei mai aspettato di arrivare in fondo – ha detto Eriksson dopo il successo – visto che sono venuto qui senza una particolare preparazione (la scorsa settimana ha raggiunto la finale in doppio al Challenger svedese di Jonkoping, ndr). Sono arrivato solo lunedì, ma fortunatamente match dopo match sono andato in crescendo. Quella odierna – ha proseguito – è stata la mia miglior prestazione del torneo. Bega è un giocatore pericoloso, con un gran diritto. Ho cercato di essere il più solido possibile e approfittare dei suoi errori nel secondo set”.
Come detto, sabato (ore 11, ingresso gratuito) Eriksson (foto Francesco Panunzio) se la vedrà con il ventisettenne Gawron, il più anziano fra i partecipanti al tabellone principale del Futures. Nella seconda semifinale – curiosamente durata esattamente quanto la prima, un’ora e 23 minuti – il tennista di Nowy Sacz l’ha spuntata con un doppio 6-3 sul qualificato francese Mick Lescure, cancellando tutte le cinque palle-break concesse nell’arco dell’incontro. Termina a un passo dalla finale, dunque, il bel percorso del transalpino, capace di vincere cinque incontri annullando match-point in ben due di questi. “Non ho mai affrontato Gawron – ha detto sempre Eriksson, impegnato in serata anche nella finale del torneo di doppio – ma lo conosco, abbiamo disputato spesso gli stessi tornei. È un ottimo giocatore, ha grande esperienza e come Bega è anche lui particolarmente pericoloso di diritto. Dovrò giocare un match come quello di oggi: spingere ogni palla, lottare punto su punto e sbagliare il meno possibile”. Secondo la classifica il favorito sarà lui (n.479, l’altro è n.645), mentre i trascorsi danno ragione a Gawron, che è stato fra i primi 300 Atp e a questi livelli ha vinto oltre il doppio dei titoli: 9 contro 4. Tradotto: non c’è un vero favorito. E per lo spettacolo è una buona notizia.
RISULTATI – Singolare, semifinali: Eriksson (Swe) b. Bega 6-4 6-4, Gawron (Pol) b. Lescure (Fra) 6-3 6-3.
Ufficio Stampa Trofeo Città di Sondrio