Lo spagnolo ha annunciato l’innesto di Emilio Sanchez al suo team per la stagione 2017. Ex capitano della nazionale spagnola di Coppa Davis, e titolare di una famosissima accademia che porta il suo nome, il 51enne madrileno è stato numero 7 al mondo in singolare e 1 in doppio.

Sergi Bruguera è già da tre anni a fianco di Richard Gasquet, Carlos Moya ha (ri)trovato con Nadal l’incarico appena perso con Raonic, e ora la Spagna butta nella mischia anche un terzo supercoach. Si tratta di Emilio Sanchez, che Fernando Verdasco ha deciso di affiancare al coach Nacho Trujol per la stagione 2017. Il 51enne di Madrid, titolare insieme allo storico partner Sergio Casal di una famosissima accademia con sede a Barcellona e Naples (Florida), non avrà raggiunto il livello di gente come Stefan Edberg o Ivan Lendl, e nemmeno dei due connazionali citati in apertura, ma il titolo tanto in voga nell’ultimo periodo se lo merita comunque, grazie a trascorsi di spessore. In carriera ha conquistato quindici titoli in singolare, fra i quali gli Internazionali d’Italia del 1991, arrivando fino alla settima posizione della classifica ATP. Ma è in doppio che si è regalato le soddisfazioni più importanti, vincendo cinquantadue titoli fra i quali tre Slam nel maschile e due nel misto, e guidando a lungo la classifica di specialità. Non è la prima volta che Verdasco si butta su un campione del passato: nel 2014 aveva iniziato a lavorare con Thomas Enqvist, ma la collaborazione è durata poco. 

Emilio Sanchez, fratello di Arantxa, ha avuto un ruolo importante nella crescita dell’attuale numero uno del mondo Andy Murray, ma ultimamente si è visto molto di rado a fianco (in prima persona) di giocatori impegnati nel Tour. Il suo ultimo incarico “ufficiale” l’ha lasciato nel 2008, quando da capitano ha condotto la nazionale spagnola a un inatteso successo in Coppa Davis, nella finale di Mar del Plata contro l’Argentina. Il punto decisivo lo firmò proprio Verdasco, superando in cinque set Josè Acasuso. Conquistata l’Insalatiera, Sanchez lasciò per dedicarsi alla sua accademia. Ultimamente si sta occupando della sede di Naples, a un paio d’ore da Miami. Lui e Verdasco, scivolato al numero 42 del ranking ATP, si sono incontrati a Miami, hanno lavorato insieme sui campi dei Key Biscayne e alla vigilia di Natale hanno trovato l’accordo per il 2017. Significative le parole twittate dal nuovo allenatore: “molto felice che Verdasco creda che io lo possa aiutare a riguadagnare il posto che gli spetta”. Significa che, nonostante i 33 anni, il mancino di Madrid pensa ancora in grande.