La decisione coraggiosa del classe 1998, con il sogno della Coppa Davis e delle Olimpiadi: “Ringrazio la Francia per fare quel passo in più ho bisogno di qualcosa di diverso”
Dalla Francia al Marocco in un 2021 all’insegna del cambiamento. Elliot Benchetrit, classe 1998 e 223° nel ranking attuale, comunica sui social l’insolita scelta. “Dal 1° gennaio ci sarà una grande variazione nella mia vita tennistica. Giocherò per il Marocco, il paese di nascita di mio padre: sarà un onore“. Proprio così, una sorta di salto nel buio da un Paese come la Francia con grandi risorse e tradizione tennistica verso uno sostanzialmente fermo da decenni alle magie di El Aynaoui. “Sarò sempre francese – sottolinea Elliot – ma sul campo giocherò con i colori del Marocco. Ringrazio la Francia per il suo sostegno ma per ottenere quel passo in più dev’essere cambiato qualcosa“.
Uno stimolo importante potrebbe essere rappresentato da Coppa Davis e Olimpiadi: con la maglia transalpina, almeno per il momento, avrebbe faticato e non poco nel trovare spazio nelle gerarchie di capitan Grosjean mentre sarebbe stato ancor più difficile ottenere una qualificazione per Tokyo. “Sono progetti super interessanti – rimarca ai microfoni di RMC Sport – e Parigi 2024, sentendomi ancora francese, è l’obiettivo di una vita. La Davis l’ho giocata solo una volta a livello giovanile, un’emozione incredibile e spero di riviverla con il Marocco”.
Proprio da juniores, Benchetrit si era issato sino alla posizione numero 33 del ranking ITF nel 2016, mentre sul circuito maggiore l’agognato salto di qualità stenta ad arrivare nonostante gli esordi in tre dei quattro Slam (Wimbledon l’unico mancante all’appello). Oltre il Mediterraneo rivestirà il ruolo di una sorta di pioniere, leader di un movimento da rilanciare e infangato nelle sabbie mobili dei tornei Itf. “E’ una scelta matura – prosegue Benchetrit – ci ho pensato a lungo. Sono sempre stato aiutato nel giocare gli Slam, ora ho bisogno di qualcosa di nuovo: per entrare nei top-100 devi avere il livello necessario”. E per ‘Bench’, trasferitosi in Francia con la sua famiglia all’età di dieci anni per inseguire il proprio sogno di una carriera da pro, potrebbe dunque materializzarsi un ritorno alle origini. Per la gioia di papà Didier, biochimico, che vedrà Elliot con i colori del suo Marocco.