Empatia, intuito, umiltà sono le doti ‘magiche’ del maestro che ha a cuore la crescita dell’individuo oltre che quella dell’atleta

In quanto sport singolo, il tennis mette a nudo aspetti caratteriali che non consentono finzioni. È alla luce di questo dato che l’ empatia si inserisce quale processo di osmosi tra atleta e insegnante, un fluido etereo nel quale scorre la qualità più che la quantità delle emozioni.

In età evolutiva, la corrente empatica fluisce in modo diverso secondo i momenti di crescita. Così, se nella prima e seconda infanzia il maestro è percepito come una figura di riferimento meritevole di assoluta fiducia, nel tratto adolescenziale, lo stesso rapporto diviene un miscuglio di emozioni, spesso contraddittorie, in cui gli allievi provano a sfatare dubbi ricorrenti circa il valore della stessa figura non esitando a cercare conferme esterne circa il suo operato.

Con l’arrivo della giovinezza sarà la consapevolezza a stabilire la bontà dell’empatia . Una fase in cui l’allenatore potrebbe aver bisogno di riscontri illuminanti circa la personalità del proprio allievo e per questo sentirsi chiamato a sconfinare nella sua sfera personale per trarre informazioni utili al miglioramento del rapporto.

Può anche accadere che per vanagloria qualche coach voglia proporsi empatico a tutti i costi andando con le parole oltre le sue effettive capacità professionali. Un modo di procedere che, peccando di umiltà, interrompe il fluido magico e spinge il rapporto al possibile collasso. In verità, nel tennis come in altri sport, all’insegnante non si richiede necessariamente altruismo o indulgenza ma soprattutto neutralità e intuito, doti preziose per captare l’interiorità dell’allievo e creare con lui un rapporto simbiotico di assoluta fiducia.

E se è vero che in campo agonistico, il giocatore nutre buone sensazioni se dal coach arrivano segnali utili alla prestazione, è anche vero che l’empatia farà miracoli se oltre ai risultati produrrà benefici alla sua crescita di individuo prima ancora che di professionista.

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