Tra poche ore inizieranno le qualificazioni del Roland Garros, poi a luglio ci sarà Wimbledon, ma l'estate del tennis si chiuderà con lo Us Open. La nuova edizione avrà una grande novità: il nuovo Louis Armstrong, gioiello architettonico che è stato mostrato per la prima volta in questi giorni. La parte strutturale dell'impianto è stata finalmente terminata, con l'uscita di scena dell'ultima gru. Adesso, ogni giorno ci sono 250-350 operai, impegnati a sistemare la parte interna e a realizzare le ultime rifiniture. Mancano 100 giorni al grande happening di Flushing Meadows, ma i lavori termineranno entro dieci settimane. A parlare con i giornalisti, oltre al direttore del Billie Jean King Tennis Center Danny Zausner, c'erano la presidentessa USTA Katrina Adams e Matt Rossetti, in rappresentanza dello studio di architettura che si è occupato della progettazione. Il completamento del nuovo Louis Armstrong sarà l'ultimo tassello di un progetto di crescita durato cinque anni e costato 600 milioni di dollari. In questo periodo, l'85% dell'area dell'impianto è stata migliorata. I passaggi più importanti sono stati la costruzione dell'agognato tetto sull'Arthur Ashe, nonché la demolizione dei vecchi Louis Armstrong e Grandstand. Un paio d'anni fa, è stato inaugurato un nuovo Grandstand con 8.125 posti a sedere. Il nuovo Louis Armstrong è un prodigio di tecnologia e potrà ospitare fino a 14.00 spettatori.
EFFETTO OMBRELLO E VENTILAZIONE NATURALE
“Ci permetterà di offrire una programmazione giornalista affidabile e indipendente dalle condizioni meteorologiche. Con due stadi dotati di tetto retrattile, i possessori di un biglietto per lo Us Open sapranno di poter vedere del buon tennis anche con la pioggia” ha detto Katrina Adams. In questo momento, l'impianto è pronto al 95%. Il tetto sarà pronto entro fine giugno, mentre le varie strutture interne saranno realizzate nello stesso periodo. L'impianto sorge nell'area dove sorgevano il vecchio Armstrong e il Grandstand, demoliti dopo l'edizione 2017. Lo scorso anno fu eretto un Armstrong provvisorio, davvero brutto, con una capienza di circa 8.000 posti. Il nuovo impianto, invece, promette di essere una meraviglia dell'ingegneria. Intanto avrà una capienza superiore del 40% rispetto al vecchio stadio, con 7.400 posti accessibili agli spettatori dotati di biglietto “Ground”, mentre l'anello inferiore avrà posti dedicati. Sul piano della tecnologia, sarà il primo stadio tennistico con tetto retrattile che potrà contare su una ventilazione naturale. Saranno situati migliaia di pannelli di terracotta, inclinati e sovrapposti, alle estremità nord e sud. Fungeranno da enormi tapparelle, per evitare la penetrazione del sole e delle gocce di pioggia. Tuttavia, garantiranno l'ingresso di aria fresca e ventileranno i posti a sedere. In altre parole, il tetto avrà l'effetto di un “ombrello” e non della chiusura di una struttura. “È un edificio magnificio, penso che supererà di gran lunga le aspettative di tutti, giocatori, pubblico e sponsor” ha detto Zausner. Per dare l'idea della portata della costruzione, il nuovo Louis Armstrong avrà una capienza simile a quella dei due campi centrali del Roland Garros e dell'Australian, che hanno rispettivamente 14.820 e 14.979 spettatori. Uno spettacolo.