“Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare in tedesco, perché è la mia prima lingua. Wim parla il tedesco, dunque era la mia prima scelta anche se non lo conoscevo molto bene”. È nato così, per una questione (anche) linguistica la partnership tra Angelique Kerber e il suo nuovo coach Wim Fissette. Ma c'erano anche ragioni tecniche, poiché dopo tanti anni con Torben Beltz e un 2017 da dimenticare, la ex numero 1 voleva ritrovare se stessa. Sta andando meglio del previsto. Da quando è iniziata la stagione, tre settimane fa, “Angie” ha già vinto 12 partite. Hopman Cup, Sydney, Australian Open: le sta battendo tutte, senza pietà. Sembra di essere tornati al 2016, quando vinse il torneo battendo Serena Williams. Intanto ha vinto un match di prestigio contro Maria Sharapova, messa in un angolo con un netto 6-1 6-3. La Kerber del 2018 è una giocatrice diversa, più incisiva al servizio e di nuovo aggressiva. “So già di poter correre molto, di poter fare affidamento sulle mie gambe. Però volevo fare qualcosa di più”. Per esempio, ha aumentato di una decina di km/h la velocità del suo servizio e lo ha reso più vario. Fino all'anno scorso cercava spesso il rovescio dell'avversaria, adesso mira anche al corpo e la può sorprendere sul dritto. E nello scambio da fondo gioca mezzo metro più avanti.
TUTTO PARTE DAL SERVIZIO
Contro la Sharapova ha dominato nel primo set ed è stata molto attenta nel secondo. Dal 3-3 ha alzato il rendimento e ha trovato il break decisivo all'ottavo game, aiutata da un dritto sparato in rete sulla palla break. “Quando ho iniziato a lavorare con Wim, abbiamo parlato molto del servizio. Gli ho detto che avrei voluto migliorarlo, perché sentivo di averne la possibilità. Dopo una lunga discussione, c'è stato un piccolo cambiamento tecnico. Adesso sono più sicura e ho un maggiore controllo, però so di poterlo ancora migliorare”. A suon di vittorie, i bookmakers ne hanno elevato le quotazioni: oggi è la seconda favorita per la vittoria finale, alle spalle di Elina Svitolina. Ma lei ha già vinto uno Slam, oltre ad aver riscoperto la gioia di giocare a tennis. “Sapevo che Maria è una grande combattente, allora ho provato a concentrarmi soltanto su me stessa, senza pensare al contesto”. Ce l'ha fatta talmente bene da lasciarle appena quattro game. “Grandi meriti a lei, ha preso più rischi di me, è stata aggressiva e ha giocato molto bene – ha ammesso la Sharapova – quando ha tanti match sulle gambe, è ancora più pericolosa”. Negli ottavi, Angelique troverà Su-Wei Hsieh, che nell'ultimo match di giornata ha sorpreso una deludente Radwanska (sia pure sofferente a un ginocchio). Quattro anni fa, a Madrid, la taiwanese le aveva tolto un set prima di cedere alla distanza. Ma questa Kerber sembra un'altra cosa. Un paio di giorni fa, ha festeggiato il suo 30esimo compleanno presso il ristorante St. Kilda di Melbourne. Non lo dice, ma il suo obiettivo è tornarci tra una settimana.
AUSTRALIAN OPEN DONNE – Terzo Turno
Angelique Kerber (GER) b. Maria Sharapova (RUS) 6-1 6-3