Abbiamo aspettato più di un mese per rivedere in azione Justine Henin
Abbiamo aspettato più di un mese per rivedere in azione Justine Henin. I problemi coniugali che ha dovuto affrontare, e che l’hanno portata alla separazione da Yves Hardenne, le avevano anche negato i tornei. Ora è tornata vincendo il primo match dell’anno a Parigi, contro la Loit

Per una che è stata numero uno del mondo fino a qualche settimana fa, immaginare di star lontana per tre mesi (dal Masters di Madrid a novembre) dai campi del circuito senza aver subito infortuni è quanto meno anomalo. Tutti sapete però delle vicende amorose turbolente che hanno condizionato gli ultimi mesi del privato di Justine e Yves (Hardenne, il marito, o meglio l’ex della belga). Per chi non ne sapesse nulla, sul numero attualmente in edicola di Tennis Italiano, tutta la vicenda. Comunque, chi al gossip e ai cuori spezzati preferisce il campo, può rallegrarsi: l’Henin sofferente per amore ha lasciato spazio a quella sinuosa dei suoi rovesci in back e delle sue volée al cotone.

E’ finalmente successo, in febbraio inoltrato, al Gaz de France di Parigi, 600.000 dollari di montepremi e seeding di tutto rispetto. Prima vittima dell’anno la francese Emile Loit che nello stadio della sua capitale ha portato via il primo set, quello del rodaggio, a Justine ma poi ha dovuto farsi da parte e lasciar strada. Il secondo match stagionale, quello valevole per i quarti di finale, sarà contro la vincitrice del match Golovin-Bychkova. Ma prima di mettere la seconda, giusto dare uno sguardo al motorino d’avviamento: “Non è mai facile giocare il primo match dell’anno dopo così tanto tempo: è una situazione particolare”. E infatti, come detto, il motore, all’inizio, sembrava freddo. Justine conferma “Giocavo male e con palle troppo poco profonde, mi dovevo abituare e prendere ritmo”. Cosa che puntualmente ha fatto, come fanno i campioni di razza. “Mi sono accorto di essere troppo difensivista, ho cominciato a essere più aggressiva e a prendere più spesso la rete”. Aiutata dal servizio (14 ace, 62% delle prime in campo) ha portato a casa terzo set e vittoria. Così, tanto per ritrovare l’abitudine. Non che l’abbia mai persa, nubile, coniugata o divorziata che fosse.