US OPEN –…Che importa? La ricostruzione del “caso” Errani-Vinci. Fatti, indiscrezioni, smentite e reazioni. Ma le preferiremmo amiche e perdenti o nemiche e vincenti?
Sara Errani e Roberta Vinci allo Us Open 2012. Un anno dopo, si trovano a fronteggiare una situazione inedita
Di Riccardo Bisti – 28 agosto 2013
Il campo ha detto ciò che doveva: le cinque italiane hanno vinto, i tre azzurri hanno perso. Non c’è da stupirsi. Soltanto Camila Giorgi ha battuto una giocatrice meglio piazzata in classifica. Ma l’italoargentina, si sa, è più forte di Jana Cepelova. Così come Raonic, Isner e Berdych sono più forti di Fabbiano, Volandri e Lorenzi. Non c’è nulla di umiliante nel riconoscerlo. Tutto qui, dunque? Niente affatto. La giornata del tennis italiano è stata colorata dalla disquisizione su un presunto litigio tra Sara Errani e Roberta Vinci, numero 1 e numero 2 del tennis azzurro, nonchè grandi amiche fuori e dentro il campo. Il fattaccio sarebbe avvenuto un paio di settimane fa sul Campo 9 di Cincinnati, lontano dall’occhio indiscreto delle telecamere. Per parlare con cognizione di causa, è opportuno cercare di capire cosa è successo. L’unica fonte possibile è il solo cronista italiano presente sul posto, sulla cui serietà è impossibile dubitare: Vanni Gibertini. Nella sua cronaca, ha citato sostanzialmente tre episodi:
1) Un attacco della Vinci atterrato nei pressi della riga e giudicato buono, in cui la Errani ha detto: “Era fuori di un metro, un metro!”
2) Un altro colpo analogo, prima giudicato fuori e poi corretto: “Prova a lamentarti su questa” ha detto tra i denti la Vinci.
3) Una stretta di mano non proprio cordiale.
Dopo il match, Gibertini ha intervistato Francesco Cinà, coach della Vinci, il quale ha detto: “Nelle partite tra Sara e Roberta, i nervi sono sempre molto alti. Sono sempre nervose”. E poi ha aggiunto: “Si incitano meno rispetto alle altre partite. E’ una bella amicizia, ma ogni tanto capita che giochino contro. Pazienza”. Nelle dichiarazioni post-partita, nessuna delle due ha speso una parola su una presunta polemica. Magari sarà successo altro, ma queste sono le uniche certezze che abbiamo. Alla vigilia dello Us Open, è uscito un articolo su OK Tennis, il sito web della rivista “Matchpoint”, a firma di Gianluca Atlante. Il pezzo era intitolato: “Errani&Vinci, fine di un'amicizia?”. C’era un virgolettato di Corrado Barazzutti, capitano di Fed Cup sempre molto vicino alle azzurre. Atlante ha riportato la voce secondo cui, a Cincinnati, Sara e Roberta se ne sarebbero dette “di tutti i colori”, segnalando la conferma di Barazzutti: “Devo ancora parlare con tutte e due, lo farò qui a New York, anche perchè è giusto e opportuno che ci veda chiaro in questa cosa. Si, hanno litigato, ma sono due caratteri difficili ed è normale che, ogni tanto, si scontrino”.
La seconda parte della storia è farcita di polemiche e smentite. Durante lo Us Open, il sito FIT ospita un blog tenuto proprio da Corrado Barazzutti. Nell’articolo apparso oggi, Barazzutti (o il suo ghost-writer, poco importa) ha smentito con vigore la notizia del litigio tra Sara e Roberta. “Sono solo invenzioni, voglio rasserenare tutti i tifosi italiani di tennis che seguono con affetto la bellissima storia delle Cichi: le due ragazze sono più amiche di prima. Non c’è stato nessun problema tra loro né, come qualcuno ha scritto, io ho mai confermato questo loro presunto litigio. Io confermo piuttosto che questa discussione tra le due è solo un’invenzione di qualche giornalista che fa male il suo mestiere, sempre alla ricerca del gossip, sempre con quel pizzico di malignità spesso ingiustificata. Mi auguro che in futuro questa gente faccia un giornalismo più legato alle notizie vere e non a queste invenzioni, che fanno male al tennis.” Detto che Barazzutti non era a Cincinnati, quindi non può sapere cosa sia effettivamente successo, se non per interposta persona, pare chiaro che uno tra Barazzutti ed Atlante dice una cosa inesatta. Nel virgolettato di OK Tennis, Barazzutti dice: “Si, hanno litigato”, mentre sul sito FIT, dopo aver ribadito di non aver confermato il presunto litigio, ha aggiunto: “Confermo piuttosto che questa discussione tra le due è solo un’invenzione di qualche giornalista che fa male il suo mestiere”. Naturalmente ognuno può farsi l’opinione che vuole. Qui, è opportuno aggiungere che Gianluca Atlante era il curatore del sito di Barazzutti (www.officinadeltennis.it), che oggi non esiste più.
La notizia, ovviamente, è stata smentita dalle dirette interessate. In particolare, è stata piuttosto accesa la conferenza stampa di Roberta Vinci. Poco spazio per Timea Babos e Lucie Safarova, ultima e prossima avversaria, tanto per questa polemicuccia. “Sono molto curiosa di sapere da chi è uscita. O se le sognano di notte, oppure non hanno molti lettori e creano zizzania per fare notizia. Io ho ricevuto molti tweet sull’argomento e ci ho fatto una risata. Mi sembra una grande ca…..”. E poi ha aggiunto. “Smentisco. Dopo quel match, abbiamo giocato il doppio e alla sera siamo andate a cena insieme”. Alla conferenza stampa era presente anche Gianluca Atlante, che ha preso la parola e ha riportato ciò che gli è stato detto da Barazzutti. “A me ha detto una cosa diversa. A precisa domanda su cosa fosse successo a Cincinnati, ha detto ‘Si, mi hanno riferito di questa cosa, loro in campo hanno due caratteri, io devo parlare con loro e farmi spiegare quello che è successo”. Roberta non l’ha presa troppo bene, seccata per il titolo “Fine dell’amicizia?”. “E’ normale che in campo ci fosse tensione e nervosismo. Subito dopo la partita abbiamo giocato il doppio e poi siamo andate a cena insieme. In campo ci si ‘scanna’, ma siamo persone intelligenti in grado di capire che in campo bisogna dare il massimo, ma fuori ci vogliamo bene. E lo stesso vale per i nostri allenatori”. A quel punto, ha preso la parola Ubaldo Scanagatta, parlando di un incontro tra Francesco Cinà e Pablo Lozano (allenatori di Roberta e Sara), che sarebbe servito per appianare la presunta frizione. “Stiamo andando oltre, parliamo d’altro” ha chiosato la Vinci. A fine conferenza, Scanagatta è tornato sull’argomento, menzionando una presunta dichiarazione di Francesco Cinà, il quale avrebbe detto che, quando vinceva sempre la Errani non succedeva niente. Adesso che sono giunti due successi consecutivi della Vinci, è emersa qualche piccola ruggine. “Perchè prima no e adesso si?”. Mentre Scanagatta effettuava la domanda, la Vinci diceva: “Francesco ha detto una cosa del genere? Dubito…”. Salvo poi rispondere: “Non lo so…non lo so…dobbiamo dire che è successo, diciamo che è successo”. Dopo il doppio 6-0 rifilato alla lucky loser Olivia Rogowska, è intervenuta anche la Errani: “A Cincinnati non è successo nulla di strano o diverso rispetto ad altre sfide tra me e Roberta, partite in cui è ovvio ci sia tanta tensione emotiva visto che giriamo sempre insieme e siamo molto vicine. Un conto è dire che in campo è volata qualche parola, cosa del resto normale, un altro è inventarsi di sana pianta liti nello spogliatoio. Ne ho parlato ance con Roberta: tutto questo ci fa sorridere…”
Questa è la storia. O meglio, quanto è emerso. Considerazioni? Detto che ognuno tira acqua al suo mulino, in un ovvio gioco delle parti, ci verrebbe da dire: “Ma magari avessero litigato davvero!”. Sono passati 20 anni da quando Diego Nargiso e Paolo Canè ululavano negli spogliatoi, dicendo “Adesso faccio una conferenza stampa contro quel figlio di p……”. Era molto più divertente ascoltare qualche dichiarazione fuori dalle righe che questa stucchevole rincorsa alla precisazione, al dettaglio, al tentativo di tenere tutto su un unico (noioso) binario. Mettiamoci nei panni dell’appassionato italiano: preferiremmo avere una finale Slam Errani-Vinci con due giocatrici che si odiano, oppure due amiche per la pelle che perdono al primo turno? La risposta è scontata. Nello sport, ciò che conta è il risultato. Pensate che Paolo Pulici e Ciccio Graziani, i gemelli del gol, andassero d’accordo tra loro? Ma neanche per idea. E quanti tornei hanno vinto Paes e Bhupathi pur mandandosi a quel paese? Il mondo dello sport è pieno di atleti che non si sopportavano ma che hanno giocato insieme in nome di un obiettivo comune. Errani e Vinci sono amiche, sinceramente amiche. Forse è successo qualcosa a Cincinnati, forse no. Ma la vicenda, oltre ad essere poco interessante, non ci pare così importante. Potrebbe diventarla se il rendimento delle due dovesse calare vistosamente. Per ora, non è ancora così. Noi speriamo che le due possano affrontarsi nei quarti come lo scorso anno, e magari offrire una partita più combattuta e spettacolare di quella di 12 mesi fa. Allora, lo spettacolo fu davvero di basso livello. Se il risultato dell’amicizia sono partite come quella (o la semifinale di Dubai, o la finale di Palermo), allora ben vengano i litigi. E le partite combattute.
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