di Daniele Rossi – foto Getty Images
Ecco la sorpresa di San Silvestro. Mentre i suoi illustri colleghi Djokovic, Nadal e Federer erano impegnati nell'esibizione di Abu Dhabi, Andy Murray chiudeva le trattative per la sua nuova guida tecnica. Si tratta niente meno di Ivan Lendl. Dopo il benservito a Maclagan e un periodo di relativa solitudine (il team dello scozzese è sempre foltissimo), il nativo di Dunblane ha optato per l'ex numero uno di origini cecoslovacche.
Lendl, oggi 51enne, è stato uno dei più grandi campioni nella storia di questo sport. Nella sua lunga carriera ha vinto 8 Slam, giocando 19 finali e mancando l'appuntamento solo a Wimbledon. Protagonista assoluto della decade 1980, Ivan ha raggiunto per 11 anni consecutivi almeno una finale Slam, ha vinto 5 volte il Masters ed è stato numero 1 per 270 settimane consecutive. Uno straordinario campione, fortissimo su tutte le superfici e responsabile dell'evoluzione del tennis: è stato infatti il primo a porre l'accento sulla preparazione fisica e sulla potenza dei colpi da fondo campo. Dopo il ritiro nel 1994, Lendl era scomparso, tornando a giocare qualche esibizione solo negli ultimi tempi. Ecco perchè questa notizia sorprende, considerando anche per Ivan sarà la prima volta da coach.
A ben vedere però sono tante le analogie tra Lendl e Murray. Come Ivan, Andy ha perso le prime tre finali Slam giocate (Lendl ne perse addirittura quattro prima di rompere il ghiaccio al Roland Garros 1984), come Ivan, Andy ha un gioco completo ma che non riesce ancora a sfruttare al massimo, come Ivan, Andy è schiacciato dai campioni della sua generazione (per Lendl c'erano Borg, McEnroe, Connors, Becker, Wilander, Edberg…), come Ivan, Andy ha un carattere schivo e spigoloso, indice di forte personalità.
"Era importante per me che un elemento nuovo portasse freschezza nel mio team – si legge sul sito internet del britannico – L'impatto di Lendl sul tennis è innegabile, mi porterà sicuramente esperienza e conoscenza, soprattutto per quanto riguarda i major. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con lui".
Chissà se Lendl riuscirà a trasmettere anche un pò della sua proverbiale freddezza e lucidità mentale, tratti distintivi di quando giocava. Al contrario Murray viene spesso tradito prima dai suoi nervi che dall'avversario. Sarà anche interessante vedere quanto e come Lendl seguirà il suo allievo durante l'anno e se la collaborazione avrà vita lunga. Come detto, entrambi sono dotati di un carattere forte e abbastanza scontroso…chissà se riusciranno a capirsi.
Gli effetti della nuova collaborazione, si cominceranno a vedere al torneo di Brisbane, che inizierà lunedì. Murray usufruirà di un bye al primo turno e aspetta il vincente tra Ricardo Mello e Gilles Muller.
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