Non solo Grande Sfida: la città di Genova è in prima linea anche in Serie A1. Oltre al Park, sogna in grande anche il Tennis Club. E la rivalità cittadina si sente, eccome…
Di Marco Caldara – 18 ottobre 2014
(Una formazione del Tennis Club Genova. Nella foto in home page si riconoscono, da sx, Stefano Messina, consigliere del TC Genova, il presidente della FIT Liguria Andrea Fossati, l'assessore allo sport della Regione Matteo Rossi e Mauro Iguera, presidente del Park Genova)
Non sono giorni facili per la città di Genova, devastata dalla tremenda alluvione dello scorso fine settimana. Con le strade ancora sporche di fango e la paura negli occhi, però, pian piano bisogna provare a tornare alla normalità. Una mano può e deve arrivare dallo sport, che in certe situazioni passa inevitabilmente in secondo piano, ma allo stesso tempo può avere la capacità di far mettere da parte, seppur momentaneamente, problemi ben più grandi di un rigore non dato o un match perso sul filo di lana. Per questo, siamo sicuri che domenica, almeno per qualche istante, molti genovesi abbiano dimenticato i problemi e accolto con un sorriso le vittorie delle tre squadre cittadine nel campionato nazionale di Serie A1. La più importante l’ha firmata il team maschile del Tennis Club Genova 1893, conquistando i tre punti nella delicata trasferta di Prato. Il modo ideale per cancellare immediatamente il deludente pareggio casalingo di sette giorni prima. “Sinceramente non ci aspettavamo un 3-3 alla prima giornata – spiega il responsabile della squadra maschile Renato Del Santo, dirigente delle idee ben chiare – ma l’assenza di Francesco Picco, bloccato da una tendinite al polso sinistro, ci ha penalizzato. Di contro, però, siamo riusciti a vincere a Prato, dove pensavamo di uscire con un pareggio. La vera sorpresa è stata Edoardo Eremin, che malgrado una stagione un po’ altalenante ha giocato un match perfetto”. Una vittoria fondamentale quella in Toscana, che li ha rilanciati come i favoriti del girone, alla vigilia di un match facile contro il Club La Meridiana. “Puntiamo al 6-0, poi andremo a Cagliari per vincere”. Dovessero farcela, in seguito gli basterebbe un pareggio con Prato per agguantare la semifinale scudetto. “Quello è il nostro primo obiettivo, poi si vedrà”. Quasi sicuramente dovranno farcela senza il francese Stephane Robert, numero 133 Atp, fermo dal torneo di Wimbledon per un problema muscolare. “Ci aveva dato la disponibilità per giocare ogni domenica, e facevamo molto affidamento su di lui: sia per le sue doti da giocatore, sia perché si tratta di una persona straordinaria. Possiamo solo sperare di recuperarlo. L’ideale sarebbe riuscire ad averlo per l’ultimo match del girone, così da poterlo poi schierare nell’eventuale semifinale. L’ho sentito pochi giorni fa, sta facendo tutto per cercare di guarire in tempo. Con lui le nostre ambizioni aumentano, senza di lui la strada sarà più complicata”.
OBIETTIVO SCUDETTO A BREVE
I migliori colpi di mercato della pre-season si sono consumati nel raggio di 130 chilometri, la distanza che separa Genova da Forte dei Marmi. I nomi più altisonanti sono finiti tra Park (Seppi, Andujar e Klizan) e Tennis Club Italia (Troicki e Struff), ma in tutti i casi si tratta di giocatori con contratto ‘a gettone’, disponibili in poche occasioni. Ecco perché appaiono più preziosi gli acquisti arrivati in casa Tc Genova, dove si sono assicurati le prestazioni di Potito Starace, uomo-squadra ideale con quattro scudetti alle spalle e una grandissima esperienza in Coppa Davis, e il giovane Marco Cecchinato, una delle principali speranze azzurre per gli anni a venire. Entrambi si sono resi disponibili per scendere in campo ogni domenica. “Ovviamente uno dei due deve rimanere fuori, e nelle prime due giornate è toccato al siciliano. Ma già da domenica prossima ci sarà spazio anche per lui. Non potendo permetterci dei giocatori del calibro di quelli acquistati dal Park, abbiamo optato per atleti magari leggermente meno forti, ma che ci potessero garantire la massima disponibilità. Con questi innesti abbiamo creato una base per il futuro, e pensiamo di poter vincere il campionato in breve tempo”. Per gli uomini, quindi, c’è tempo, mentre il discorso cambia a livello femminile. La squadra ha iniziato con una vittoria e una sconfitta, ma l’obiettivo rimane lo scudetto. “È vero che contro il Tc Prato le nostre ragazze hanno perso, ma l’arrivo di Karin Knapp cambierà decisamente le carte in tavola”. Nonostante le due squadre facciano base fra le stesse mura, però, un pizzico di rivalità c’è comunque. “Il responsabile della squadra femminile, Davide Galletto, è un mio grandissimo amico, ma non nascondo che ogni tanto ci ‘pizzichiamo’ sull’argomento”. Il vero dualismo, tuttavia, è con il Park Tennis Club, l’altro circolo genovese nel campionato maschile. “Per noi è come Genoa-Sampdoria, anche se rispetto a qualche anno fa ora siamo tutti molto amici. Si tratta di una rivalità sana, onesta, sincera. Fra i due club c’è sinergia, e il loro presidente Mauro Iguera è un’ottima persona. Nonostante tutto, però, una sconfitta contro di loro la eviteremmo volentieri (ride, ndr). Se proprio dovessimo incontrarli, speriamo sia per la finale”.
TENNIS GENOVESE: MOMENTO D'ORO
Trovare sponsor per una squadra con grandi ambizioni non è facile, farlo per due lo è ancora meno, ma al Tc Genova ci sono riusciti.“Purtroppo i tempi in cui era semplice trovare sponsorizzazioni sono passati, ma fortunatamente fra i nostri soci ci sono persone che hanno delle attività abbastanza importanti in città, così, per amicizia o per accordi commerciali, siamo riusciti a raccogliere una cifra sufficiente per coprire il 70/80% delle spese che sosteniamo per la Serie A1”. Il restante investimento, invece, arriva da una quota che ogni anno il consiglio direttivo del club affida alla commissione sportiva. “Abbiamo deciso di gestirlo in questo modo, usando soltanto i soldi a nostra disposizione, senza attingere da altre fonti”. Sicuramente, in fase di ricerca sponsor ha inciso il bel momento attraversato da tennis ligure, in forte rilancio nell’ultimo periodo. “Credo che la spinta maggiore arrivi dal Challenger di Valletta Cambiaso, diventato a tutti gli effetti il secondo torneo d’Italia dopo gli Internazionali di Roma. Anno dopo anno si è ritagliato un ruolo sempre più importante nello sport ligure, risvegliando la fame di tennis dei genovesi. Anche le tre squadre in A1, ovviamente, hanno la loro fetta di merito, così come ce l’hanno Ernesto De Filippis e la sua MCA Events, che hanno trovato in Genova una piazza importante, decidendo di investire sulla città con numerosi eventi”. In primis La Grande Sfida ormai imminente, poi le finali di Serie A1 di dicembre e quindi il prossimo match della nazionale di Fed Cup. “Possiamo dire che un mix di vari fattori ha portato a una situazione che ricorderemo a lungo”. Un vero peccato, quindi, che arrivi in concomitanza con dei giorni neri per Genova e i suoi abitanti. “È stato un duro colpo, l’ennesimo evento drammatico che negli ultimi anni ha messo in ginocchio la nostra città. Una situazione talmente grave che, per rispetto, non vale nemmeno la pena nominare i piccoli danni subiti dal nostro circolo (situato a circa 500 metri dalla stazione ferroviaria di Genova Brignole, in una delle zone più colpite, ndr). Il centro è devastato, e c’è un sacco di gente rimasta senza lavoro, in quanto tante attività commerciali sono andate distrutte”. Ma Genova è una città operosa, anche questa volta saprà rialzarsi il prima possibile. E grazie al tennis può sentirsi un po’ più forte.
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