Fognini e Pennetta cedono anche alla Repubblica Ceca, e sono fuori dalla corsa alla finale di Hopman Cup. Fabio rimontato e battuto dal ventenne Adam Pavlasek, numero 239 del mondo ed 'ex' di Petra Kvitova.

Di Marco Caldara – 6 gennaio 2015

 
Neanche il tempo di archiviare la sconfitta di ieri contro gli Stati Uniti, che sul groppone dell’Italia di Hopman Cup è già arrivato un altro 0-3, molto più cocente. Se infatti il k.o. di ieri contro Isner e Serena Williams aveva lasciato comunque qualche indicazione positiva, da quello odierno contro la Repubblica Ceca, l’Italia esce con le ossa rotte, nuovamente a secco di vittorie e battuta da due avversari che non facevano troppa paura. La sorpresa negativa arriva da Fabio Fognini, superato per 3-6 7-5 6-1 dal ventenne ceco Adam Pavlasek, numero 7 del suo Paese e 239 del ranking mondiale. Un giovane dall’ottimo potenziale e con interessanti trascorsi da junior (è stato numero 7 ITF, con semifinali a Melbourne e Parigi), ma nemmeno un’apparizione nel circuito maggiore, dove è noto più per essere stato il fidanzato di Petra Kvitova che per meriti propri. Tuttavia, sul cemento di Perth sta dimostrando di essere pronto per provare l’assalto al tennis che conta. Il tennista di Arma di Taggia ha disputato un buon primo set e poi ha retto fino al 5-5 del secondo, quando un parziale di 7 giochi a 0 (e un’insolazione) l’han condannato alla seconda sconfitta nella competizione. Parliamoci chiaro: si tratta solo di una semplice esibizione di inizio anno, necessaria per mettere qualche match nelle gambe in vista degli Australian Open e a nulla più. Ma c’è un dato che inizia a preoccupare. Per Fognini, quella odierna è la terza sconfitta da ottobre contro un giocatore fuori dai primi 150 del mondo, la quinta se si considerano le due con Cipolla in Serie A1. Oggi Fabio ha l’attenuante del colpo di sole causato dal caldo terribile di Perth, con punte vicine ai 45 gradi centigradi, ma certi incontri, ufficiali o meno, uno come lui non dovrebbe neanche farli entrare in discussione.
 
PENNETTA STESA DA 31 VINCENTI
Ovviamente felicissimo invece Pavlasek: “È stata la più bella vittoria della mia carriera, è fantastico sapere di poter già competere con i top player”, ha detto il ceco a fine match, candidandosi per diventare il nuovo Grzegorz Panfil. Lo scorso anno il mancino polacco, mai entrato fra i primi 250 del mondo e giunto a Perth per sostituire l’infortunato Jerzy Janowicz, si travestì da eroe a più riprese, battendo Seppi e Raonic a suon di missili di diritto e trascinando in finale la compagna Agnieszka Radwanska. Un compito non impossibile per Pavlasek, alla luce dell'inattesa vittoria del Canada sugli Stati Uniti, prossimi avversari dei cechi. Per avere la certezza di un posto in finale, i due dovranno vincere, ma potrebbero approdare all'ultimo atto anche in caso di sconfitta, sperando in un saldo fra match vinti e persi migliore rispetto alle formazioni avversarie. Prima del k.o. di Fognini, era arrivato quello di Flavia Pennetta, battuta per 7-5 6-3 da una delle sue bestie nere, Lucie Safarova, al quinto successo in sei confronti diretti. Ancora galvanizzata dalla firma messa sulla titolo di Fed Cup conquistato a fine 2014 dalla propria nazione, la numero 15 del mondo è apparsa in forma smagliante, mettendo in ginocchio con ben 31 colpi vincenti una Pennetta capace a sprazzi di mostrarsi superiore, ma condannata da una prova poco costante. Avanti 3-1 nel primo set, la brindisina si è lasciata riprendere e superare, e quando nel secondo parziale ha rimontato da 0-3 a 3-3 non ha saputo cambiare passo nel momento più importante, finendo per alzare bandiera bianca tre giochi più in là.
 
FOGNINI SALTA IL DOPPIO
A consegnare il 3-0 ai cechi la vittoria nel doppio, conquistato da Pavlasek e Safarova contro Pennetta e l’australiano Benjamin Mitchell, sostituto di Fognini, che ha preferito riposare al fresco dopo i problemi accusati nel singolare. Vista l’assenza dell’azzurro, il match si è disputato sulla distanza di un solo set, senza tie-break, e ha visto i cechi prevalere per 8-6. L’Italia è dunque già tagliata fuori dalla corsa alla finale, e ai nostri non rimane che il match passerella contro il Canada di Pospisil ed Bouchard, ancora in lizza per l'ultimo atto. La speranza è di chiudere con un successo, per rendere meno amara una competizione che col nostro tricolore non ne vuol sapere di abbinarsi.
 
HOPMAN CUP – Seconda giornata Gruppo A
REPUBBLICA CECA b. ITALIA 3-0
Lucie Safarova (Cze) b. Flavia Pennetta (Ita) 7-5 6-3
Adam Pavlasek (Cze) b. Fabio Fognini (Ita) 3-6 7-5 6-1
Safarova/Pavlasek (Cze) b. Pennetta/Mitchell (Ita/Aus) 8-6