Juan Martin Del Potro è finalmente tornato nel tour. Parte con una netta vittoria su Denis Kudla è scherza: “Ho passato gli ultimi due anni a guardare i Simpson”. Le sensazioni sono buone, ma ha giocato un numero troppo esiguo di rovesci a due mani. 

Non capita spesso che gli americani facciano il tifo per un argentino. Men che meno contro un giocatore di casa. Il miracolo, forse, è riuscito qualche volta a Manu Ginobili, stella dei San Antonio Spurs. Ma non poteva essere altrimenti per Juan Martin Del Potro. Sono passati 327 giorni e tante angosce, ma alla fine Palito ce l'ha fatta. E' di nuovo nel tour dopo aver perso quasi tre anni per infortuni vari a entrambi i polsi. E sembra essere competitivo. Una rondine non fa primavera, figurarsi un match contro Denis Kudla, onesto mestierante americano numero 59 ATP. Però l'obiettivo è compiuto: giocare, vincere e sentirsi pronto per giocare ancora. Indossando un completo bianco e celeste come i colori della sua Argentina, Del Potro si è imposto con un netto 6-1 6-4 e ha dimostrato che il tennis non l'ha perso, a partire da servizio e dritto. Nel primo set, il giocatore al rientro sembrava Kudla. Palito ha dominato, martellando come ai vecchi tempi. Più lotta nel secondo set, anche se un break in avvio indirizzava la partita in modo definitivo. Dopo l'ultimo vincente ha alzato le braccia e ha salutato il cielo, rinnovando un gesto che non gli vedevamo fare da moltissimo tempo. Accanto al suo nome, tuttavia, ci vuole un asterisco. L'avversario era talmente più debole che non ha avuto bisogno di giocare troppi rovesci in topspin, l'unico colpo davvero condizionato dai guai al polso. Spesso è ricorso alla soluzione in slice, e quando ha potuto ha girato intorno alla palla per forzare con il dritto. Non è il caso di allarmarsi, poiché cercava spesso il dritto anche negli anni d'oro. Capiremo qualcosa di più al secondo turno, quando sfiderà l'australiano John Patrick Smith, giustiziere di Ivo Karlovic. Sarà un match interessante perché Smith è mancino, quindi potrebbe trovare con maggiore facilità il rovescio di Del Potro.

 

UN ROVESCIO DA RIVEDERE

L'umore di Palito è ottimo. Dopo il match gli hanno chiesto se conosce il suo avversario e se l'è cavata con una battuta. “Non lo conosco perché negli ultimi due anni sono stato seduto sul divano a guardare i Simpson”. Il tormentone, tuttavia, sembra pronto. Si discuterà a lungo su quel rovescio a due mani giocato troppo poco per essere valutato. I suoi fan (e sono tantissimi) sperano che lo abbia evitato più per precauzione che per reali fastidi al polso. Delray Beach è il luogo ideale per Del Potro: non ha grosse pressioni e ci aveva vinto nel 2011, sempre al rientro dopo il lungo stop per l'infortunio al polso destro. Allora era numero 166, mentre stavolta è un migliaio di posizioni più in basso (1.042) e ha cinque anni in più. Insomma, la scalata è certamente più ripida e complicata. Quella contro Kudla è la sesta vittoria consecutiva a Delray Beach e arriva dopo un un 2015 incredibile, in cui aveva vissuto lo stesso numero di tornei (Sydney e Miami) e interventi al polso. Il primo c'è stato a gennaio, il secondo a giugno. Qualcuno ha pensato che potesse mollare, che fosse entrato in depressione. Lui ha sempre respinto con forza certe voci, anche se ha ammesso di aver trascorso momenti difficili. “Ma la famiglia e gli amici mi sono stati vicini e mi hanno indicato la strada giusta anche quando non sapevo cosa fare. Qui il risultato non conta, solo più in là pianificherò degli obiettivi” ha spiegato il tandilense, che si è presentato in Florida senza coach. Dopo la separazione con lo storico Franco Davin non ha ancora trovato un sostituto: al suo fianco c'è il solo Diego Rodriguez, il fisioterapista che ha seguito per anni David Nalbandian (spesso anche nelle vesti di coach). E' chiaramente una soluzione provvisoria, o almeno incompleta. Ma ci sarà tempo per parlare del resto: ciò che conta, finalmente, è che Juan Martin Del Potro è di nuovo un giocatore di tennis.

 

ATP 250 DELRAY BEACH – Primo Turno

Juan Martin Del Potro (ARG) b. Denis Kudla (USA) 6-1 6-4