Prova positiva per l’altoatesino eccetto un passaggio a vuoto nel terzo set: ora il derby con Berrettini

Foto Ray Giubilo

E il derby abbia luogo! Sarà Jannik Sinner contro Matteo Berrettini al secondo turno di Wimbledon: il numero 1 del mondo batte Yannick Hanfmann con il punteggio di 6-3, 6-4, 3-6, 6-3 in tre ore di gioco. Una prova positiva nel complesso per l’altoatesino, eccetto un momento di appannamento nel terzo set.

Il primo set è piuttosto equilibrato, ma Sinner dà sempre la sensazione di avere qualcosa in più. Lui è il primo ad avere la palla break sul 2-1, il break arriverà poi sul 3-2 a quindici: tante seconde per Hanfmann, l’azzurro ha sempre la possibilità di entrare e di mettere pressione, mentre il tedesco non raccoglie nessun punto diretto ed è sempre sotto nel ritmo. Un break che indirizza il set e permette di chiudere con agio sul 6-3 a Jannik il primo parziale.

Nel secondo set il rendimento cala per Sinner al servizio: con la seconda di servizio passa dal 59% di punti vinti al 42%. Comunque il break nel terzo gioco arriva per il numero 1 del mondo con una gran risposta e un tracciante di dritto. Al servizio non brilla l’azzurro, concedendo tre palle break sul 2-1 e altre due chance sul 3-2, Hanfmann non riesce a sfruttarle per meriti soprattutto dell’altoatesino che conserva il vantaggio fino in fondo e si aggiudica per 6-4 il set.

Cambia completamente lo scenario del terzo set: Hanfmann lascia andare i colpi e Sinner sembra costernato, come se non riuscisse più a rimanere al passo del suo avversario. Il vincitore dell’Australian Open scivola anche un paio di volte, sembra davvero poco a suo agio e subisce vincenti da ogni parte del campo e in tutti e quattro gli angoli aperti dal tedesco, che va avanti di due break sul 4-0, si fa recuperare fino al 4-2, ma chiude comunque sul 6-3.

Nel quarto set torna a cambiare passo Sinner dopo l’interruzione per chiudere il tetto: nonostante Hanfmann si tenga a galla con il servizio, l’azzurro trova sempre più continuità con la risposta e riesce sempre di più a mettere pressione sul tedesco. Il break è precoce, arriva già sul 2-1 e il teutonico non riesce più a tornare sotto.