Dopo gli ottavi a Miami, Damir Dzumhur si ripete anche a Montecarlo, battendo un altro top-10. Stavolta è il turno di uno spento Berdych, dominato sul piano tattico. E pensare che prima della Florida il bosniaco non aveva mai sconfitto nemmeno un top-30.

Prima del Miami Open, Damir Dzumhur non aveva mai vinto un match a livello Masters 1000, né battuto nemmeno uno dei primi 30 giocatori del mondo. In due tornei, invece, ha ribaltato tutto. Tre successi, con lo scalpo di Rafael Nadal che gli ha dato una mano ritirandosi, e ottavi in Florida; altri due (quattro se si guadano le qualificazioni, dove peraltro ha sconfitto i due azzurri Caruso e Fabbiano) e ottavi a Montecarlo, con tanto di eliminazione di Tomas Berdych. Un altro top 10, ma soprattutto il finalista dell’ultima edizione e uno dei tanti campioni della racchetta che nel Principato ci hanno fissato la residenza. Tradotto: giocava in casa, e nulla – ma proprio nulla, nemmeno la passeggiata di 47 minuti di ieri contro Robin Haase – lasciava immaginare una vittoria del bosniaco, passato invece 6-4 6-7 6-3. Dzumhur ha sempre avuto le idee chiare: “Punto ai top-10”, raccontava sereno quando ancora giocava i Futures, e sicuramente a quei livelli non arriverà mai. Però, senza particolari mezzi tecnici e con un fisico da 1 metro e 75 per 70 chilogrammi, si è costruito una buona carriera grazie al cervello con grande intelligenza tattica e una capacità fuori dal comune di leggere le situazioni. Tanto gli è bastato per mettere al tappeto un peso massimo del calibro del ceco, che brilla dove lui manca, ma latita (eccome) dove Dzumhur eccelle. Ecco spiegato il suo successo, passato da un secondo set riaperto da 4-1 a 5-5 e palla-break, ma poi vinto da Berdych. Pareva l’inizio della riscossa, invece è stato solo un intoppo nella corsa del 23enne di Sarajevo, allenato dal padre Nerfid. Nel sesto game del terzo l’allungo, difeso con i denti nei due turni di battuta successivi. Berdych ha avuto un paio di palle-break in entrambi, ma che non fosse giornata lo si era capito già da un po’. E così, dopo la figura non proprio brillante di Miami, quando malgrado il ritiro di Nadal esultò come se avesse vinto sul campo, stavolta può festeggiare come si deve.

MASTERS 1000 MONTECARLO – Secondo turno
Damir Dzumhur (BIH) b. Tomas Berdych (CZE) 6-4 6-7 6-3
Stan Wawrinka (SUI) b. Philipp Kohlscheriber (GER) 7-6 7-5
Rafael Nadal (ESP) b. Aljaz Bedena (GBR) 6-3 6-3
Dominic Thiem (AUT) b. Taro Daniel (JPN) 4-6 6-2 6-0