Una Gold Amex a disposizione per sbizzarrirsi su Tennis Warehouse Europe. Lasciando perdere i prodotti più tradizionali e cercando le chicche che solo il leader dell’e-commerce tennistico è in grado di offrire 
L'ingresso della sede europea di Tennis Warehouse, a Schutterwald, in German

di Corrado Erba – 3 marzo 2014
 
L’altra notte ho fatto un sogno talmente orgasmico che la mia bella moglie, a seguito di mugolii di piacere, mi ha svegliato pensando al peggio. “Dimmi chi è o ti faccio fuori” mi ha detto con aria risoluta. Fortunatamente, la scossa improvvisa, pur distogliendomi dai pensieri notturni, mi ha permesso di avere una visione ancora chiara del sogno. Nessuna bionda turgida. Diciamo che ipoteticamente (molto ipoteticamente) il direktor impazzisce e mi chiama di mattina presto. “Senti, ho qui una bella carta di credito Amex Gold, te la do in uso fino alle 12. Vai su Tennis Warehouse Europe e comprami a più non posso”. Insomma, lo so che può sembrare morboso sognare una versione tennistica di shopping night, al posto del Playboy Late Night Show, comunque…
 
La prima cosa che faccio, data la connessione a banda larga, è entrare sul sito e piazzarmi sui forum di discussione, icona in alto a destra. Se conoscete mediamente l’inglese, sono una fantastica fonte di informazione. Dai gossip sull’ultimo sponsor dei tennisti (“Forse Agassi torna alla Nike!” ci informa FabolousDD) a Frinton e DR325 che si scambiano informazioni su dove è possibile comprare gli outfit Uniqlo di Djokovic, mentre il club degli amanti della Prestige ci fornisce le impressioni sull’ultima limited edition. Siccome il bello di TWE è quello di offrire una scelta quasi illimitata di prelibatezze, immagino di fiondarmi per comprare qualcosa di originale e non i soliti outfit, facilmente rintracciabili in ogni negozio della penisola. Vorrei che il socio che mi vede passare così agghindato, sbavi al pensiero di cotante belle cose.
 
Cominciamo dall’ABC (racchette, abbigliamento, scarpe), passiamo agli ammennicoli (borse e accessori) e chiudiamo con un bel po’ di curiosità. Allora, sulle racchette opterei per un paio di marchi non distribuiti in Italia. Vedo sui siti che ai racchettomani garba parecchio un brand dalle grosse suggestioni, ovvero Boris Becker. Mi oriento sulla Delta Core London, che oltre ad essere in saldo, è un attrezzo che mi ha sempre incuriosito. Praticamente una Prestige midsize in tutto per tutto, ma alleggerita di 20 grammi. Tosta ma possibile, rosso scura con fregi argento, aggressiva e brillante, un peso sostenibile di 328 grammi incordata, uno schema 18 x 20 da cecchino. Le specifications sono ben spiegate sulla sinistra della pagina, sotto le possibili concorrenti affini: Prince EXO 100 e Tecnofibre 320, de gustibus. Ne compro ovviamente due per 80,5 euro ciascuna.
 
Per le corde, mi oriento su un qualcosa di morbido, multifilamentoso, bello pastoso. Rifuggo le solite marche e mi getto sulla L Tec, di cui Ghost 25 mi parla benissimo sullo StringForum. Tra l’altro, L tech vende anche i mezzi set di corde per costruirmi un ibrido dalle belle sensazioni. Prendo dunque L Tech Premium Gut (morbidoso effetto budello) e lo abbino al Premium Flex (più rigidino, ottimo supporto). “Libidine”, direbbe Jerry Calà. (Euro 12,71 + 7,62 x 2).
 
Per portare a spasso le signorine mi piacerebbe una bella borsa sfiziosa, di quelle che la gente si chiede dove cavolo l’hai presa. Donnay, direi! E vai di anni settanta, di Bjorn Borg, di capelloni. Un bel portaracchette da dodici, nero con la scritta oro, spallacci regolabili, tre bei tasconi e siamo a posto.
 
Ora pensiamo a vestirci da fighi. Confesso che su questo punto sono parecchio imbarazzato: l’all american di Under Armour (che fa tanto american football)? Oppure K-Swiss (che fa tanto Bryan Bros) o la collezione Bjorn Borg? Facciamo tutto dai: boxer coloratissimi della collezione dell’asso svedese, compriamoli sia rossi che verdi  (Euro 22.91 x 2), completo Under Armour, maglietta e calzoncini modello Catalyst  (Euro 26,90 x 2, e occhio che data l’aderenza, ci vogliono addominali di ferro). Tuta K-Swiss combo (Euro 98)  e, fiore all’occhiello, scarpe K-Swiss Accomplish, pensata apposta per i terreni indoor e per le moquette (superfice piuttosto popolare nei paesi del Nord Europa), ovvero suola completamente liscia (Euro 84,91). Prendo su qualche t-shirt della linea ATP, da mettere giusto ai tornei per passare da giocatore (Euro 19,99 x 2). Quindi passo agli accessori.
 
Calzini Falke (Euro 14,50 x 4) ideali per proteggere la caviglia in tutte le situazioni,  asciugamano Wilson US Open, che fa tanto Federer (Euro 20,34), polsini Yonex gialli (molto Hewitt, Euro 16), occhiali da sole Tyfosi Inc. con lenti intercambiabili (Euro 71,12). A questo punto la borsa è piena, ma la mia brama di tennis maniaco non è ancora soddisfatta. Vediamo un po’ di ammennicoli. Inammissibile non sapere in tempo reale a quanti kg la racchetta è tirata: il tennis computer portatile Gamma è un modo semplicissimo per saperlo, anche se un po’ costoso (Euro 199). Poi, a quanti infastidisce rimettere a posto le corde ribelli senza tagliarsi le dita? Ci pensa il raddrizza corde String Thing  (Euro 18,26).
 
Già che ci sono mi compro un pennarello Babolat per ripassare il marchio sulle corde (Euro 12,80) e un paio di tappi di ricambio Prince (Euro 3,80 x 2). Sai, non vorrei rimanere in difficoltà, visto che nella sezione vintage ho annusato una meravigliosa Prince POG Graphite Mid, che non può mancare nella mia collezione (Euro 122,02).
 
E a questo punto, con il mio carniere bello pieno stavo già facendo il check out, quando i pugni di mia moglie mi hanno bruscamente risvegliato. Va beh, sarà per un'altra volta ho pensato. Ops, suonano al campanello, UPS spedizioni rapide: “Chi ha ordinato tutta questa roba?”.
 
Dadooooo!