Terrificante notizia per il mondo del tennis. Brad Drewett, presidente e CEO dell'ATP, nonchè ottimo giocatore degli anni 80-90, è stato colpito dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia degenerativa del sistema nervoso nota anche come morbo di Lou Gehrig, dal nome del giocatore di baseball che ne fu colpito sul finire degli anni 30. In Italia è una malattia tristemente nota perchè ha colpito diversi calciatori (il caso più noto è quello di Stefano Borgonovo, ex attaccante di Milan e Fiorentina). Un'inchiesta di qualche anno fa, condotta dal procuratore Raffaele Guariniello, certificò che 51 calciatori su 30.000 presi in esame ne furono colpiti, con un'incidenza nettamente superiore rispetto alla media. Si sospettò che la malattia fosse conseguenza di pratiche dopanti. Non è certamente il caso di Drewett, che da circa un anno è a capo dell'ATP. Appena si è diffusa la notizia, proprio durante il suo Slam di casa, sono giunte testimonianze d'affetto del comitato dei tornei del Grande Slam, della federtennis australiana e della stessa ATP. Drewett ha deciso di abbandonare il ruolo di presidente ATP per dedicarsi alla cura, che purtroppo attualmente non conosce soluzioni definitive. L'effetto delle dimissioni, tuttavia, non è immediato: resterà in carica per l'ordinaria amministrazione, in attesa che venga trovato un sostituto. Ha espresso la sua solidarietà anche Roger Federer, dicendo di essere diventato amico di Drewett nel corso degli anni. "Tutti nostri pensieri vanno a lui e alla sua famiglia".malattia degenerativa del sistema nervoso nota anche come morbo di Lou Gehrig, dal nome del giocatore di baseball che ne fu colpito sul finire degli anni 30. In Italia è una malattia tristemente nota perchè ha colpito diversi calciatori (il caso più noto è quello di Stefano Borgonovo, ex attaccante di Milan e Fiorentina). Un'inchiesta di qualche anno fa, condotta dal procuratore Raffaele Guariniello, certificò che 51 calciatori su 30.000 presi in esame ne furono colpiti, con un'incidenza nettamente superiore rispetto alla media. Si sospettò che la malattia fosse conseguenza di pratiche dopanti. Non è certamente il caso di Drewett, che da circa un anno è a capo dell'ATP. Appena si è diffusa la notizia, proprio durante il suo Slam di casa, sono giunte testimonianze d'affetto del comitato dei tornei del Grande Slam, della federtennis australiana e della stessa ATP. Drewett ha deciso di abbandonare il ruolo di presidente ATP per dedicarsi alla cura, che purtroppo attualmente non conosce soluzioni definitive. L'effetto delle dimissioni, tuttavia, non è immediato: resterà in carica per l'ordinaria amministrazione, in attesa che venga trovato un sostituto. Ha espresso la sua solidarietà anche Roger Federer, dicendo di essere diventato amico di Drewett nel corso degli anni. "Tutti nostri pensieri vanno a lui e alla sua famiglia".