Tragedia durante la finale di un torneo ITF. Jorge Seguel, padre della numero 1 cilena, si è sentito male durante la finale tra la figlia Daniela e la brasiliana Goncalves. Pare sia stato vittima di un infarto, ma è già polemica: secondo il medico della clinica dove hanno constatato il decesso, Seguel non ha ricevuto adeguata assistenza

Tragedia durante la finale del torneo ITF di Santiago del Cile, prova femminile con un misero montepremi di 10.000 dollari. Jorge Seguel, padre di Daniela, è morto mentre la figlia era in campo contro la brasiliana Paula Goncalves. L'incontro si stava giocando presso il Club El Alba di Santiago quando Seguel è improvvisamente svenuto. Non c'è stato nulla da fare. L'incidente è avvenuto mentre la figlia era avanti 6-4 2-1 nel punteggio. L'incontro è stato immediatamente sospeso per permettere che Seguel fosse portato nella clinica più vicina, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. L'incontro è proseguito per qualche game, ma sul 4-4 la Seguel si è ritirata non appena è stata informata del decesso del padre. La cilena è scoppiata a piangere, consolata dall'avversaria e dallo staff del torneo. Alcuni testimoni hanno rivelato che Jorge Seguel aveva iniziato a salivare poco prima di svenire, esanime. Secondo le prime informazioni, un infarto sarebbe all'origine della morte.

Daniela Seguel ha compiuto 24 anni lo scorso 15 novembre e attualmente è numero 233 del ranking WTA, peraltro dopo essere salita in 192esima posizione circa un mese fa. I suoi connazionali l'hanno soprannominata “Pantera”. La vicenda è già oggetto di polemiche, poiché dalla clinica (UC de San Carlos de Apoquindo) hanno detto che i soccorsi immediati non sono stati per nulla adeguati. “Non sono in grado di dire se il paziente si fosse salvato se avesse avuto il trattamento adeguato – ha detto Rodrigo Iribarra, primario di turno in quel momento – però non hanno applicato nessuna rianimazione, nessun massaggio cardiaco”. Inoltre, sempre secondo Iribarra, Seguel è stato portato in clinica con una camionetta, un veicolo definito “non adeguato” per trasportare una persona in pericolo di vita. Ha poi concluso che, in eventi come un torneo di tennis, debba esserci sempre un defibrillatore. Non è un caso che lo strumento sia diventato obbligatorio in tutte le associazioni sportive italiane, comprese quelle tennistiche. La famiglia Seguel ha poi informato che il padre di Daniela era affetto da patologie come diabete e ipertensione. “Quando è arrivato in clinica, era già clinicamente morto” ha concluso Iribarra.