Fognini/Lorenzi, sotto di due set con Del Potro/Pella, recuperano ma cedono al quinto set, 6-1 7-6 3-6 3-6 6-4, dopo 3 ore e 50 minuti. Argentina-Italia 2-1…Da Pesaro, ALESSANDRO TERZIANI e FABRIZIO SALVI

Da Pesaro, Alessandro Terziani e Fabrizio Salvi foto Brigitte Grassotti

 

L’inedito doppio Fognini/Lorenzi ha sfiorato la clamorosa rimonta contro Del Potro/Pella ma, proprio davanti al traguardo a scacchi la coppia azzurra si è fatta sorpassare dagli argentini. Una partita a due volti con i primi due set dominati dai biancocelesti. Poi la prepotente rimonta degli azzurri che al quinto set, quando sembravano pronti al sorpasso definitivo, venivano infilati dalla coppia argentina.

 

L’avvio del match vedeva Lorenzi posizionarsi a sinistra e Fognini a destra, gli argentini partivano con il mancino Pella a destra e Del Potro a sinistra. E’ subito tango argentino. Gli azzurri subiscono subito il break sul servizio di Lorenzi. Sul servizio degli argentini i nostri non riescono quasi mai a rispondere alle bordate di Del Potro e al kick esasperato di Pella. Si gioca un doppio atipico con le due coppie sempre schierate con un giocatore a rete e l’altro a fondo, se non entrambi indietro sulla prima degli avversari. La palla di Lorenzi appare subito non adeguata alla velocità degli scambi impressa dal diritto anomalo di Del Potro e dallo stupendo rovescio incrociato di Pella. Fognini si ritrova spesso facile bersaglio a rete. Lorenzi serve per la seconda volta e subisce un nuovo break. Primo set senza storia per gli argentini.

 

Inspiegabilmente Lorenzi va a servire per primo anche nel secondo set ma riesce a tenere per la prima volta il turno di battuta seppur dovendo sventare una palla break. Gli azzurri non riescono proprio a rispondere. Nei primi due set, sui nove turni di servizio degli argentini, racimolano solo 7 punti. A fatica Fognini/Lorenzi riescono a giocarsi il secondo set al tie-break. Se lo aggiudicano agevolmente gli argentini che si portano in vantaggio di due set.

 

A inizio terzo set la coppia azzurra cambia la posizione in campo, Fognini si sposta sul rovescio, Lorenzi sul diritto. Mossa magica. Cambia completamente il volto della partita. Gli azzurri iniziano a rispondere e gli scambi si fanno più numerosi. Lorenzi, sull’1-1, riesce a tenere un turno di battuta ancora una volta sofferto. Nel gioco successivo gli azzurri, che non avevano mai avuto una palla break a favore, strappano improvvisamente il servizio a Del Potro. Galvanizzata, la coppia azzurra infila ben 10 punti consecutivi. Sale di livello anche Lorenzi che fino ad allora era il giocatore che più aveva stentato. Gli azzurri accorciano lo svantaggio nei set.

 

Sullo slancio è ancora break azzurro nel primo gioco del quarto set, servizio Pella. Il mancino argentino entra in una profonda crisi. Soprattutto con il diritto commette errori su errori. Anche Del Potro inizia a dare segni di insofferenza e subisce a sua volta il break sul 4-2 per gli azzurri. Dopo quasi 3 ore di gioco siamo due set pari.

 

Fognini serve nel primo gioco del quinto set e concede una palla break con una brutta volée lunga. Scaglia la racchetta in terra e subisce il warning. Gli azzurri riescono comunque a portare  a casa il gioco. Ormai si gioca sul filo dei nervi. Il tifo sugli spalti diventa assordante. Sul 3-2 Italia, servizio di Pella, gli azzurri hanno ben 3 occasioni per piazzare il break decisivo. Due risposte sbagliate di Fognini e un vincente di Pella le vanificano. E’ il momento in cui si decide l’incontro. Goal sbagliato, goal subito. Lorenzi va al servizio nel gioco successivo e perde il turno di battuta a zero. Gli argentini piazzano addirittura 13 punti consecutivi, dal 3-2 vantaggio pari al 5-3 0-30 sul servizio di Fognini. Sul 5-3 i biancocelesti hanno un primo match point ma è Pella a chiudere l’incontro dopo 3 ore e 50 minuti con un turno di battuta immacolato.

 

All’Italia servirà adesso una vera e propria impresa domani per ribaltare l’esito dell’incontro con gli ultimi due singolari. Fognini alle 12,30 scenderà in campo contro Delbonis. L'azzurro, che oggi è stato in campo oltre 5 ore tra singolo e doppio, ha dimostrato di essere in gran forma e il trascinatore di questa squadra. Se arriveremo sul 2-2, da decidere entrambi i protagonisti. Riuscirà capitan Barazzutti a recuperare l'acciaccato Seppi o si dovrà affidare a Lorenzi? E l'Argentina punterà sulla potenza e l'esperienza di Del Potro o sulla maggiore freschezza atletica di Pella?

 

A fine partita Juan Martin Del Potro, una delle grandi attrazioni della giornata, non nasconde la propria soddisfazione per il ritorno e per essersi gustato il clima Davis: “Mi è piaciuto molto, sono stato molto bene e c’è stato davvero molto Fair Play”. Il capitano Daniel Orsanic, anch’esso comprensibilmente soddisfatto, si lascia scappare una dichiarazione che ha il profumo della pretattica: “Se domani dovessimo essere sul 2 a 2, nel match decisivo farei giocare Juan Monaco”.

 

 

Il capitano azzurro Corrado Barazzutti esordisce parlando delle condizioni fisiche di Andreas Seppi in vista della giornata decisiva: “Speriamo di poterlo vedere in campo e se ci saranno i presupposti ci sarà”. Entrando nel merito del match di doppio Paolo Lorenzi parla del momento nel quale potevano cambiare le sorti dell’incontro: Il rimpianto più grande sono le tre palle break nel quinto set. Giocavamo meglio di loro e arrivavamo da due set vinti. A rigiocarle adesso giocheremmo in maniera differente, certamente”.

 

 

Una spinta decisiva verso la rimonta è stata data dall’inversione di posizioni in campo tra Lorenzi e Fognini dopo aver perso i primi due set. “Loro hanno giocato a Montecarlo in questa maniera. – dirà Barazzutti – Evidentemente pensavamo tutti che fossero le posizioni migliori. Il secondo set è andato un po’ meglio. La scelta di cambiare è stata di Fabio”.

 

 

“Da due set a zero sotto ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo perso. – Fabio Fognini appare comunque sereno – Da una parte c’è positività e dall’altra stanchezza e amarezza. È brutto dirlo ma avrei preferito perdere in tre set, perché sono stanco, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Adesso è importante recuperare bene”.

 

 

Chiude la conferenza Corrado Barazzutti: Io credo che se Del Potro chiedesse di giocare nessuno gli direbbe di no, ma non ne ho la più pallida idea”.

 

 

 

 

Del Potro/Pella b. Fognini/Lorenzi 6-1 7-6(4) 3-6 3-6 6-4