La Spagna rischia di subire un forte contraccolpo quando il maiorchino si ritirerà. Non ci sono ricambi all’altezza. Gli ascolti delle loro TV spaventano, e dall’anno prossimo avranno sempre meno tennis in chiaro.
Di Riccardo Bisti – 11 giugno 2014
Gli spagnoli faranno bene a godersi il momento. Hanno Rafael Nadal, uno dei più forti di sempre. E sfornano grandi giocatori a getto continuo. La Spagna è diventata un paese-chiave nella geopolitica tennistica, tanto da essere scelta come base da un mucchio di giocatori (basti pensare ai nostri Fognini, Pennetta ed Errani). Ma nei prossimi anni le cose possono cambiare. E gli spagnoli, popolo machista per eccellenza, non si accontenteranno dei (probabili) successi di Garbine Muguruza, ammesso che scelga le Furie Rosse e non il Venezuela. Ma tra gli uomini, quando non ci saranno più Rafa Nadal e la generazione che ha spopolato nei primi anni 2000, sembra esserci il vuoto. I più giovani tra i top-100 sono Roberto Bautista Agut (classe 1988, quindi non più giovanissimo) e Pablo Carreno Busta, che dopo aver vinto il premio come Most Improved Player del 2013, quest’anno sta facendo fatica. In questi giorni è impegnato al torneo challenger di Caltanissetta. Dopo anni di vacche grasse, rischiano di subire un contraccolpo che potrebbe mandare in “rovina” quanto costruito negli ultimi 25 anni. Le prime avvisaglie si notano dagli ascolti televisivi. A quanto pare, Nadal sta avendo per gli spagnoli lo stesso effetto che aveva Alberto Tomba (e di conseguenza lo sci) per gli italiani. Quando c’è lui, gli ascolti si impennano. Se non c’è Rafa, crollano miseramente. Il sito spagnolo “Punto de Break" ha diffuso gli ascolti più recenti degli eventi tennistici. Il Roland Garros, le cui fasi finali sono andate in onda su Discovery Max, ha avuto ascolti eccezionali, soprattutto per la finale. Quando giocano Ferrer, Verdasco e tutti gli altri, l’udienza cala drasticamente. Lo hanno potuto verificare durante il Madrid Open, unico Masters 1000 in onda sulla TV generalista. Ecco gli ascolti delle partite trasmesse in chiaro da La Sexta.
Verdasco – Seppi: 260.000 spettatori (2,1% di share)
Ferrer – Ramos: 332.000 (2,8%)
Youzhny – Lopez 382.000 (4,1%)
Murray – Giraldo 332.000 (3,3%)
Nishikori – Ferrer 887.000 (8,4%)
Nadal – Nishikori 1.892.000 (15%)
Gli ascolti della finale sono ancora più significativi perchè si è giocata in contemporanea alle partite della Liga, che quella sera viveva la sua penultima giornata con tra squadre ancora in lotta per il titolo. Punto de Break riflette su un punto: davvero vale la pena spendere per i diritti del tennis se gli ascolti sono bassi salvo che nelle partite di Nadal? Se non c’è Rafa, il tennis tira poco. La finale di Madrid 2012 tra Roger Federer e Tomas Berdych ha raccolto appena 508.000 spettatori e uno share del 4%. E pensare che era l’anno della terra blu, che avrebbe dovuto attirare ancora più pubblico. L’effetto Nadal, invece, comporta un interesse pazzesco. Con i diritti in mano a emittenti monotematiche, capita che le TV generaliste comprino solo le fasi finali. Quest’anno, Discovery Max ha fatto il boom. Di seguito, ecco gli ascolti delle finali Slam con in campo Rafa Nadal.
Roland Garros 2011: Nadal – Federer (La 1) 4.319.000 spettatori
Roland Garros 2010: Nadal – Soderling (La 1) 4.312.000
Roland Garros 2013: Nadal – Ferrer (Telecinco) 4.105.000
Roland Garros 2012: Nadal – Djokovic (Cuatro) 3.624.000
Australian Open 2009: Nadal – Federer (Cuatro) 3.127.000
Wimbledon 2008: Nadal – Federer (Cuatro) 2.768.000
Wimbledon 2011: Nadal – Djokovic (Telecinco) 2.387.000
Discovery MAX ha fatto registrare ascolti inferiori (circa 2.100.000 spettatori per un 15% di share), ma perchè si tratta di un canale meno conosciuto e con poca promozione, giacchè i diritti sono stati acquistati a torneo in corso. A parte questo, una finale Slam con Nadal in campo attira tanta gente ed è allettante per gli sponsor. I responsabili delle emittenti TV ne sono perfettamente consapevoli, e sembra che si stiano preparando alla transizione. Dall’anno prossimo, in Spagna ci sarà sempre meno tennis in chiaro: i Masters 1000 e Wimbledon andranno in esclusiva su Canal Plus (la loro Sky), mentre gli altri Slam saranno esclusiva di Eurosport. Una situazione simile a quella italiana, con la differenza che noi abbiamo SuperTennis (e in Spagna ce lo invidiano) che offre dirette praticamente ogni settimana. Certamente più di TeleDeporte, emittente sportiva della TV di stato, ottimo canale che però deve dare spazio anche ad altre discipline. Tempi duri in arrivo, mentre noi stiamo crescendo: nonostante l’interruzione della finale femminile del giorno prima (che ha comunque raccolto 345.000 spettatori), Rai Sport 1 ha raccolto la bellezza di 529.000 spettatori (4,40% di share) per Nadal-Djokovic. Risultato più che significativo in una domenica estiva, senza italiani in campo e su un canale tematico. Paragonare Italia e Spagna è una follia, ma da noi c’è una fame di tennis che loro non hanno più. Per ora si vede dal pubblico: speriamo che in futuro lo si possa notare anche in campo…
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