Nel 2016 non si giocherà il Masters riservato ai migliori giocatori del circuito challenger, vinto nel 2013 da Filippo Volandri. Si giocava a San Paolo, ma in cinque anni aveva cambiato tre sedi. Nell’ultima settimana dell’anno si giocheranno alcuni tornei tra Europa e Sud America.. Lanciato nel 2011 per dare visibilità (e soldi) ai protagonisti del circuito minore, l’happening di fine anno non si giocherà più, almeno nel 2016. L’evento avrebbe dovuto tenersi nella settimana del 21 novembre, ma in quei giorni (ultima settimana agonistica dell’anno) ci saranno semplici tornei tra Europa e Sud America. Le ATP Challenger Finals avevano una formula identica rispetto al Masters “vero”: otto giocatori suddivisi in due gironi da quattro, più semifinali e finale. L’unica differenza riguardava la la durata della competizione: si partiva al mercoledì con quattro match al giorno, comprimendo l’intera competizione in cinque giornate. Erano ammessi i giocatori che avevano ottenuto più punti ATP negli ultimi dodici mesi di challenger (erano validi anche gli ultimissimi tornei dell’anno precedente). La classifica premiava i primi sette, poi c’era una wild card, sempre riservata a un giocatore brasiliano. In cinque edizioni si è sempre giocato a San Paolo, pur cambiando tre sedi: nel 2011 e nel 2012 si è giocato al Ginasio Ibirapuera sul cemento indoor, nel 2013 alla Sociedade Harmonia de Tenis (all’aperto), mentre nel 2014 e nel 2015 c’è stato lo spostamento presso l’Esporte Club Pinheiros, sulla terra indoor. L’albo d’oro comprende anche un italiano: Filippo Volandri si è imposto nel 2013, battendo in finale il colombiano Alejandro Gonzalez. Lo spagnolo Inigo Cervantes, dunque, è destinato a rimanere l’ultimo vincitore di un’edizione che non ha mai saputo sfondare.

ATP CHALLENGER TOUR FINALS – ALBO D’ORO
2011 – Cedrik Marcel Stebe
2012 – Guido Pella
2013 – Filippo Volandri
2014 – Diego Schwartzman
2015 – Inigo Cervantes