In occasione della conferenza mondiale sul doping nello sport, Stuart Miller (responsabile del programma antidoping dell'ITF) ha respinto le critiche di alcuni giocatori, tra cui Roger Federer e Novak Djokovic. Dopo aver ricordato i recenti casi di Cilic e Troicki, nonchè l'introduzione del passaporto biologico e l'aumento dei test fuori dalle competizioni, ha risposto a Roger Federer, il quale aveva detto di essere stato controllato circa 25 volte nel biennio 2003-2004, mentre oggi molto meno. "Abbiamo l'esatto numero di test a cui si è sottoposto Federer, e le nostre informazioni non coincidono con quello che dice. Per quanto ci riguarda, il numero di test che lo riguardano sono rimasti costanti. Questo non significa che ci siano altre organizzazioni che in precedenza lo testavano in qualche misura e ora lo fanno di meno, ma noi non abbiamo a disposizione quei dati. Per quanto ci riguarda, il numero di test è rimasto costante nell'arco di 10 anni". Miller ha chiuso sottolineando che il programma antidoping è importante, ma sono cruciali anche gli aspetti di prevenzione ed educazione nei confronti degli atleti. In occasione della conferenza mondiale sul doping nello sport, Stuart Miller (responsabile del programma antidoping dell'ITF) ha respinto le critiche di alcuni giocatori, tra cui Roger Federer e Novak Djokovic. Dopo aver ricordato i recenti casi di Cilic e Troicki, nonchè l'introduzione del passaporto biologico e l'aumento dei test fuori dalle competizioni, ha risposto a Roger Federer, il quale aveva detto di essere stato controllato circa 25 volte nel biennio 2003-2004, mentre oggi molto meno. "Abbiamo l'esatto numero di test a cui si è sottoposto Federer, e le nostre informazioni non coincidono con quello che dice. Per quanto ci riguarda, il numero di test che lo riguardano sono rimasti costanti. Questo non significa che ci siano altre organizzazioni che in precedenza lo testavano in qualche misura e ora lo fanno di meno, ma noi non abbiamo a disposizione quei dati. Per quanto ci riguarda, il numero di test è rimasto costante nell'arco di 10 anni". Miller ha chiuso sottolineando che il programma antidoping è importante, ma sono cruciali anche gli aspetti di prevenzione ed educazione nei confronti degli atleti.