Doping: arriva il passaporto biologico
E' ufficiale: il passaporto biologico entra nel mondo tennis. L'ITF h annunciato che il progetto entrerà in vigore già nel 2013. Il passaporto biologico traccia un profilo ematico nel corso del tempo e individua eventuali anomalie che possono indicare l'utilizzo di doping. Il sistema è in vigore in atletica e ciclismo, ed ha già causato alcune squalifiche senza che fosse necessaria la positività. "L'attuazione del passaporto biologico è un passo importante nell'evoluzione del programma anti-doping" ha detto il presidente ITF Francesco Ricci Bitti. L'ITF ha poi annunciato l'aumento dei test sul sangue, nonchè quelli fuori dai tornei, ritenuti i più efficaci per colpire chi bara. Tuttavia, non è stato rivelato il numero di controlli previsti. La mossa è il risultato di una riunione effettuata martedì scorso a New York, in cui tutte le autorità del tennis (ATP, WTA, ITF e tornei del Grande Slam) si sono riunite e hanno discusso dell'argomento. "I giocatori sono stati chiari nel dire che sostengono l'aumento di investimenti nella lotta al doping e riteniamo che questo sia il modo più efficace per dimostrare che il tennis è uno sport pulito" ha detto il dimissionario Brad Drewett, CEO ATP fino a quando non verrà trovato un successore. L'ITF h annunciato che il progetto entrerà in vigore già nel 2013. Il passaporto biologico traccia un profilo ematico nel corso del tempo e individua eventuali anomalie che possono indicare l'utilizzo di doping. Il sistema è in vigore in atletica e ciclismo, ed ha già causato alcune squalifiche senza che fosse necessaria la positività. "L'attuazione del passaporto biologico è un passo importante nell'evoluzione del programma anti-doping" ha detto il presidente ITF Francesco Ricci Bitti. L'ITF ha poi annunciato l'aumento dei test sul sangue, nonchè quelli fuori dai tornei, ritenuti i più efficaci per colpire chi bara. Tuttavia, non è stato rivelato il numero di controlli previsti. La mossa è il risultato di una riunione effettuata martedì scorso a New York, in cui tutte le autorità del tennis (ATP, WTA, ITF e tornei del Grande Slam) si sono riunite e hanno discusso dell'argomento. "I giocatori sono stati chiari nel dire che sostengono l'aumento di investimenti nella lotta al doping e riteniamo che questo sia il modo più efficace per dimostrare che il tennis è uno sport pulito" ha detto il dimissionario Brad Drewett, CEO ATP fino a quando non verrà trovato un successore.