Dopo i colleghi maschi, ecco alcune sorvegliate speciali per il 2012: Lisicki, le giovani britanniche, Begu e il quintetto classe ’91…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Dopo aver individuato i cinque sorvegliati speciali per il prossimo 2012, proviamo a ripetere la medesima analisi anche per il settore femminile. Partendo dall'importante precisazione che nella scalata della classifica WTA – a differenza di quella al ranking ATP – la questione anagrafica sembra rappresentare un fattore decisamente meno preponderante, ecco qualche nome (top ten e sorelle Williams escluse) che potrebbe regalare non pochi exploit.

 

Sabine Lisicki. Già top 30 nel 2009 anche grazie ai quarti di finale raggiunti a Wimbledon, la 22enne dal servizio esplosivo ha dovuto saltare quasi tutta la scorsa stagione a causa di un grave infortunio. Sprofondata a fine 2010 attorno alla 200esima posizione mondiale, la germanica di origini polacche è ritornata più forte di prima. La vittoria di Birmingham, prologo alla fantastica semifinale di Wimbledon, ed il bis a Dallas le hanno permesso di arrivare non lontana dalla top ten. Chiuso il 2012 al 15esimo posto, sino alla stagione sull'erba avrò una manciata di punti da difendere. I 1500 punti che la distanziano dall'ingresso tra le prime dieci del mondo non sembrano poi così tanti…

 

Heather Watson e Laura Robson. Nell'anno del doppio impegno sull'erba londinese di casa (Slam e Olimpiadi) e forti della supervisione di mamma Murray in Fed Cup, le due britanniche – rispettivamente 19 e 17 anni – potrebbero regalare sorprendenti soddisfazioni al pubblico locale. Chieder loro un successo nel Major è ancora fuori luogo, una medaglia olimpica – alla luce delle consuete sorprese che spesso l'Olimpiade regala – è meno proibitivo, ma sempre molto difficile. Ritrovarle tra un annetto nella top 50 mondiale con qualche scalpo eccellente, non costituirebbe invece un risultato così inaspettato. Già nel 2011 hanno scalato un centinaio di posti nel ranking attestandosi attorno alla 100esima posizione mondiale, se son rose…

 

Irina Camelia Begu. La possente rumena che ama la terra rossa, ha chiuso la stagione all'interno della top 50 WTA (40), quando all'inizio del 2011 occupava era numero 214 del mondo. Le finali di Marbella (partendo dalle qualificazioni) e Budapest (dove fece tremare Roberta Vinci), la “semi” di Dallas e i “quarti” di Palermo sono un ottimo biglietto da visita. Premiata dalla WTA come Newcomer of the Year per il 2011, la 21 enne romena – cresciuta col mito di Martina Hingis – è attesa dalla classica “prova del nove”: confermare quanto di buono fatto realizzato.

 

Simona Halep, Polona Hercog, Bojana Jovanovski, Petra Martic e Xeniya Pervak. Concludiamo la nostra carrellata con un quintetto di tenniste classe 1991 – elencate in rigoroso ordine alfabetico – che hanno già fatto vedere buone cose, ma sono attese al decisivo salto di qualità.

 

L'ex maggiorata rumena Halep (47 WTA) – nota anche per aver ridotto il seno proprio in funzione della sua carriera tennistica – ha disputato una stagione regolare (bissando la finale 2010 di Fes), che l'ha proiettata saldamente tra le top 50. Per la slovena Hercog (48 WTA) secondo anno consecutivo tra le prime 50 del mondo, con il primo titolo in carriera (a Bastad) e molti piazzamenti. Prima stagione da top 50 anche per l'austriaca – di origini croate – Martic (50 WTA), semifinalista a Bogotà e Copenhagen. La talentuosa serba Jovanovski (73 WTA), non ancora 19enne (li compirà il 31 dicembre), si è un po' persa dopo un buon inizio di 2011 (semifinale a Sidney). Infine la mancina russa Pervak (39 WTA): migliore del “lotto” negli Slam con l'ottavo colto Wimbledon, anche per lei il 2011 ha segnato il primo urrah in carriera (Tashkent).

 


 

 


 

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