L’avversaria di Jasmine Paolini un mese fa, prima dell’ultimo Roland Garros, voleva ritirarsi dal tennis, ma è rinata dopo la sconfitta con Olga Danilovic. A Wimbledon la segue Pam Shriver, ma fuori dal tennis la sua vita è illuminata… dalle api
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L’avversaria di oggi di Jasmine Paolini, Donna Vekic, suo malgrado e ingiustamente è rimasta famosa per la frase, sicuramente non da gentleman, con cui Nick Kyrgios la tirò in ballo durante un match contro Stan Wawrinka, il suo fidanzato di allora. E della quale, ormai, ci si può dimenticare.
Magari è più interessante sapere che oltre che da Nick Horvat, il suo coach, a Wimbledon la tennista croata, 28 anni come Jas, oggi numero 37 Wta ma con un best ranking da n.19, A Wimbledon è seguita da Pam Shriver. La ex compagna di doppio di Martina Navratilova, che in molti ricordano appunto come grande doppista, n. 1 del mondo – 106 titoli solo di specialità, dicasi 106 – ma che è stata anche un’ottima singolarista, n.3 nel 1984 e con 21 tornei vinti senza nessuno a fianco.
«Innanzitutto Pam è una gran persona fuori dal campo», racconta Donna. Ha avuto una grande carriera, ha una grande esperienza perché ha giocato e negli ultimi due anni ha fatto la commentatrice in tv, quindi conosce tutte le tenniste di oggi. Poi è molto divertente, e sono davvero contenta di averla nel mio team». Donna, figlia di una ostacolista e di un portiere di calcio, in carriera ha vinto 4 tornei: Kuala Lumpur nel 2014, Nottingham nel 2017, Courmayeur nel 2021 (quando ottenne l’unica vittoria in tre incontri con Jasmine), e Monterrey nel 2023. Nel 2021 si è dovuta operare al ginocchio, ma ha poi sofferto di fascite plantare e nel 2022 si è infortunata di nuovo al ginocchio e al piede, tornando sotto i ferri. Il dolore, i risultati che non arrivavano, i dubbi sul futuro: prima dell’ultimo Roland Garros, come ha confessato a Londra, era arrivata a un passo dal ritiro.
«Ci sono stati un paio di momenti nella mia carriera in cui non volevo più giocare a tennis. Dopo i miei interventi chirurgici, ma anche più recentemente. Era il giovedì prima dell’ultimo Roland Garros. Quando sono arrivata al club per allenarmi Ho detto a Nick che volevo ritirarmi dal torneo. Voglio tornare a casa, gli ho detto. Voglio prendermi una pausa, perché non ho nessuna energia e non sento motivazioni per continuare ad allenarmi». Horvat l’ha convinta a tenere duro, e al terzo turno di Parigi è arrivata l’amarissima sconfitta contro Olga Danilovic, 7-6 al tiebreak del terzo dopo che proprio al tiebreak Donna si era trovata avanti 6-2. Un motivo in più per appendere la racchetta al chiodo? Tutt’altro. E’ proprio da quella sconfitta che la Vekic è ripartita con la grinta che pensava di aver perso. «La sconfitta a Parigi è stata molto, molto dolorosa. Ma mi ha motivato di nuovo a continuare a lavorare, a continuare a spingere. È pazzesco come nel tennis le cose possano girare così velocemente. Una delle mie migliori amiche è qui con me ed era con me a Roma, e abbiamo ricordato insieme quel momento buio che stavo passando allora. Non solo nel tennis, ma anche nella vita, le cose possono cambiare molto velocemente».
Donna, che a Bad Homburg, sull’erba, lo scorso giugno ha sfiorato la vittoria perdendo solo in finale da Dian Schneider, non era mai andata oltre i quarti di finale in uno Slam, raggiungendoli nel 2019 agli Us Open e nel 2023 in Australia. Questa è la sua prima semifinale, e battendo Jasmine tornerebbe fra le top 20 migliorando anche il suo best ranking.
Ma fuori dal tennis è anche una imprenditrice di successo: nel 2021 ha fondato un’azienda, DNNA, che produce essenze per la casa, comprese candele e diffusori. Una parte dei proventi li dona in beneficenza per salvare le api, che le forniscono la cera per le candele, dall’estinzione. Lei la fine della carriera l’ha già sfiorata, quindi attenti, perché Donna può ancora pungere.