di Roberta Lamagni
Non lasciatevi ingannare dalle somiglianze, il logo che in questi giorni compariva sul petto di Donald Young, non è una foglia di marijuana ma quella di un acero giapponese, immagine simbolo dell'azienda americana Boast.
Boast (la cui traduzione nella nostra lingua significa vanto) nasce nel 1973 per volontà di Bill St John, tennista professionista. St John ebbe l'idea di fondare questo marchio, che in poco tempo si diffuse tra sportivi di fama mondiale. L'impronta di Bill fu molto personale, indossava ogni giorno i suoi capi di abbigliamento che smerciava dal bagagliaio della macchina. La sua casa era il quartier generale dell'azienda.
Il momento di gloria fu però breve e di lì a poco se ne persero le tracce; l'azienda faticosamente sopravvisse e l'acero fu associato ad ambiti militari e a capi lavorativi.
A distanza di alcuni decenni (4 per l'esattezza), nel 2011 Boast ha conosciuto una rinascita, dopo essere stata acquisita da John Dowling. Le prime mosse sono state la realizzazione di una intera collezione tennistica e la chiara intenzione di restituire al marchio un'immagine sportiva.
Donald Young, gladiatore Usa eliminato agli Us Open in corso negli ottavi da Stan Wawrinka, è stato scelto come testimonial.