Rimonte impossibili: Donald Young ci ha preso gusto
Continua la marcia di Donald Young allo Us Open. Dopo aver rischiato l'eliminazione al primo turno contro Gilles Simon (aveva recuperato due set di svantaggio), ha fatto altrettanto contro Viktor Troicki e ha raggiunto gli ottavi, unico "unseeded" nella parte bassa. Ex fenomeno junior, tra i professionisti ha avuto una carriera buona ma non eccezionale. "Quando avevo 15 anni, si pensava che avrei vinto Wimbledon l'anno dopo. Adesso ne ho 26 ed è il momento giusto, tanti giocatori danno il meglio a partire da questa età". Al prossimo turno se la vedrà con Stan Wawrinka, non così devastante nei primi tre turni. Tra l'altro, Young battè proprio Wawrinka nel 2011, anno in cui colse gli ottavi proprio a New York. Contro Troicki si è fatto trattare la schiena dopo il secondo set, poi ha preso a giocare sempre meglio, esaltato dal pubblico, tanto da ringraziarlo a fine partita: "Questa vittoria è al 90% merito vostro e solo al 10% è mia". Mai oltre la 38esima posizione, forse l'americano ha trovato la chiave per esprimere il suo miglior tennis. Prima di questo torneo, aveva sempre perso dopo aver ceduto i primi due set: lo Us Open 2015 gli ha già regalato due rimonte impossibili.Continua la marcia di Donald Young allo Us Open. Dopo aver rischiato l'eliminazione al primo turno contro Gilles Simon (aveva recuperato due set di svantaggio), ha fatto altrettanto contro Viktor Troicki e ha raggiunto gli ottavi, unico "unseeded" nella parte bassa. Ex fenomeno junior, tra i professionisti ha avuto una carriera buona ma non eccezionale. "Quando avevo 15 anni, si pensava che avrei vinto Wimbledon l'anno dopo. Adesso ne ho 26 ed è il momento giusto, tanti giocatori danno il meglio a partire da questa età". Al prossimo turno se la vedrà con Stan Wawrinka, non così devastante nei primi tre turni. Tra l'altro, Young battè proprio Wawrinka nel 2011, anno in cui colse gli ottavi proprio a New York. Contro Troicki si è fatto trattare la schiena dopo il secondo set, poi ha preso a giocare sempre meglio, esaltato dal pubblico, tanto da ringraziarlo a fine partita: "Questa vittoria è al 90% merito vostro e solo al 10% è mia". Mai oltre la 38esima posizione, forse l'americano ha trovato la chiave per esprimere il suo miglior tennis. Prima di questo torneo, aveva sempre perso dopo aver ceduto i primi due set: lo Us Open 2015 gli ha già regalato due rimonte impossibili.