L'austriaco soffre più del dovuto, ma alla fine la spunta su un generoso Pablo Carreno Busta. Dopo il matchpoint, si concede uno sbuffo che assomiglia a un sospiro di sollievo. Nel girone degli spompati, si giocherà l'accesso in semifinale contro David Goffin. Sembrano davvero tutti al lumicino delle energie.

Chissà se ne sarà valsa la pena, per Dominic Thiem, di soffrire così tanto. Una sofferenza inaudita per superare al fotofinish (6-3 3-6 6-4 lo score) l'invitato dell'ultimo momento. Pablo Carreno Busta era giunto a Londra da riserva, senza troppe pretese, poi ha trovato un posto grazie al ritiro di Rafa Nadal. Uno dei tanti miracolati di questa stagione che ha visto via via scomparire, tra infortuni e crolli verticali, tutti i principali protagonisti. Negli ultimi due mesi, Thiem ha vinto solo due partite, contro Rublev e Gojowczyk. E dopo averci lasciato la racchetta anche nel match d'esordio con Dimitrov, si presenta all'appuntamento consapevole di giocarsi l'ultima possibilità per dare un senso a un finale di stagione altrimenti deprimente. L'avversario non è esattamente quello che speri di incontrare. Per trovare i colpi, la forma, la vittoria. Carreno Busta vende cara la pelle. A prescindere. Eppure, alla fine del primo set, sembra tutto facile per l'austriaco. Troppo facile. Non ci sono emozioni, né spunti tecnicamente interessanti. Thiem tira pallate, anche sopraffini, come è solito fare. Lo spagnolo cerca di manovrare invano e permette all'austriaco di dominare, pur praticamente incollato ai teloni. Due break, uno al quarto e uno al nono game, tre punti tre concessi al servizio e il set è cosa fatta. Carreno sa di avere solo un'arma: avanzare quel tantino per mandare fuori giri Dominic. Il break è cosa talmente facile che vien da chiedersi il perché di una tattica cambiata così tardivamente. Pablo si prende il break al quarto gioco, argina il ritorno dell'austriaco nel quinto e finisce col pareggiare il conto dei set. Da quando il Masters ha traslocato a Londra, quattro "alternate" hanno potuto scendere in campo: l'unico a vincere una partita è stato Tipsarevic nel 2011, quando batté Djokovic.

THIEM E IL CEMENTO INDIGESTO
Carreno sogna di diventare il secondo: troppo evanescente, abulico e impresentabile, Thiem, per essere vero. Non ci dovrebbe essere confronto, tra i due. Son due categorie diverse, di gioco e di giocatori. L'austriaco se ne ricorda e comincia il terzo set onorando la posizione in classifica. Subito break, i suoi gesti tanto ampi quanto di classe, tornano ad essere efficaci. Ma il confronto va a sprazzi, disturbato dagli errori dettati dalla tensione. Thiem si complica la vita in maniera inaudita, regalando il controbreak del 3-3. E non sfruttando tre palle break nel game successivo, con un Carreno che si issa sul 4-3, dopo dieci minuti in bilico ai vantaggi. Ma è l'ultimo sussulto dello spagnolo. Che si spegne, lascia tre giochi a fila al suo avversario e chiude in pratica qui il suo torneo. Per Thiem c'è lo spareggio con Goffin, oggi ridicolizzato da Dimitrov. Un incontro impronosticabile, tra due giocatori massacrati da una stagione molto faticosa. “Sono felice di avere una chance di giocarmi la semifinale, venerdì – ha detto Thiem, che intanto ha ufficializzato la love story con Kristina Mladenovic – in passato io e Goffin abbiamo avuto match importanti, anche negli Slam. Ci conosciamo bene, ma stavolta non so cosa aspettarmi perché ha giocato un bel match e uno pessimo”. Sul cemento, il bilancio di Thiem contro i top-10 è deprimente: una vittoria a fronte di quattordici sconfitte. Per approdare al weekend, dovrà necessariamente intascare la seconda.


NITTO ATP FINALS – Seconda giornata Gruppo Sampras

Dominic Thiem (AUT) b. Pablo Carreno Busta (SPA) 6-3 3-6 6-4