AUSTRALIAN OPEN – Fabio funziona sempre meglio, gioca una grande partita e azzanna Querrey in tre set. Prima volta negli ottavi a Melbourne. Ora potrà divertirsi contro Djokovic. 
Fabio Fognini punta sempre più in alto

Di Cosimo Mongelli – 17 gennaio 2014


Le speranze dell'Italtennis, almeno al maschile, erano tutte riposte su Fabio Fognini. Per accedere alla seconda settimana, l’azzurro avrebbe dovuto battere Sam Querrey. Se la classifica favorisce l'italiano, la superficie sembra essere più congeniale a Querrey, specie al servizio. Non è un caso che l'americano sia meglio quotato dai bookmakers. E l'inizio sembra dar ragione agli allibratori. Servono tre giochi a Sam per portarsi avanti: break sull'1 pari ed è subito fuga. L'americano serve bene, Fognini cerca di limitare i danni. Il set scorre sin troppo velocemente. Querrey ha a disposizione una prima opportunità per chiuderlo sul 5 a 2, nel game più lungo dell'incontro. Fabio si salva e l'americano, fino a quel punto perfetto, comincia a vacillare. Serve sul 5 a 3 e anziché chiudere, concede la prima palla break dell'incontro. Fabio ringrazia e dopo pochi istanti raggiunge l'avversario sul 5 pari. Il set, che pareva una passeggiata, sembra essersi trasformato a poco a poco in un incubo. Serve Querrey e ed ecco altre due palle break servite a Fabio. L' americano le annulla, ma un nastro fortunoso dà una terza possibilità all'italiano che, questa volta con molto merito e bravura, sfrutta alla perfezione. Ora è lui a servire per il set. La sua mano non trema ed è 7 a 5.
 
Servirà una salvifica pioggia a risvegliare Querrey? Dopo di interruzione di quasi un'ora, sembrerebbe di no. L'americano arranca, fa sin troppa fatica nei suoi turni di servizio, Dal canto suo Fognini non concede quasi nulla. Si giunge sul 4 pari e arrivano inevitabilmente le prime due palle break per Fabio. Buona la seconda, con l'italiano che poi chiude da campione con un game tenuto a zero. 70% di prime in campo, 14 vincenti, 5 ace. Percentuali mostruose, da vero top player. Se non torna qualche fantasma del passato, gli ottavi sono sempre più vicini. Il terzo set sembra la fotocopia del secondo. Questa volta le palle break arrivano subito, nel terzo game. Possono essere quelle decisive, la pietra tombale sull'incontro. Querrey si ricorda di avere un ottimo servizio e si salva. Fognini si concede una piccola pausa di riflessione, dopo aver giocato un'ora rasentando la perfezione concede una palla break. Ma oggi è troppo in palla e si salva, così come si salva Querrey, ancora una volta, nel game successivo. Sul 40-40 torna a piovere. Una beffa per l'italiano, una boccata d'ossigeno per Sam. Di solito, queste situazioni sono molto pericolose per la psiche di Fabio. Di solito.
 
Poco meno di mezz'ora e il match riprende. Avrà influito questa pausa sulla mente e le gambe dei protagonisti? Intanto l'americano con due ottime prime si toglie dai guai e tiene il servizio. Dal canto suo Fabio si salva ai vantaggi, come accaduto prima dell'interruzione. L’aiuto decisivo arriva da Querrey. Gioca un turno di servizio come peggio non potrebbe e concede il break, decisivo. L'incontro finisce di lì a poco e il biglietto per gli ottavi di finale, per Fabio, è in tasca. Miglior risultato di sempre per lui in questo torneo. In teoria, per il numero 15 ATP, sarebbe il minimo sindacale. Ma tutti noi conosciamo i limiti mentali di questo ragazzo. Cosi come i suoi grandi mezzi che, se sfruttati alla perfezione, possono renderlo avversario insidioso per chiunque. Anche per Nole, l'avversario che lo attenderà negli ottavi? Nessuno chiede il miracolo. Ma se gioca a questi livelli di certo non sarà una passeggiata di salute per il serbo, che in chiusura di programma ha battuto 6-3 6-3 7-5 un buon Denis Istomin. E comunque, certe partite bisogna arrivare a giocarle. E’ il modo migliore per crescere.