Pennetta batte Safarova: quarti con “Caro”. Out Schiavone: con lei in Qatar, come a Dubai, l’ex doppista belga Vanhoudt. Un nuovo coach?…

 

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Terza giornata del WTA Premier “Qatar Ladies Open 2011” dolce-amara per il tennis azzurro. Al quarto tentativo Flavia Pennetta batte finalmente la ceca Safarova, approdando così ai quarti di finale dove proverà a fermare la “corazzata” Wozniacki. Nuova, ed inattesa, sconfitta invece per Francesca Schiavone che perde contro l’ostica Shuai Peng.

 

Dopo la semifinale colta a Dubai, Flavia Pennetta conferma il buon momento di forma sfatando il tabù Lucie Safarova (WTA 35). La mancina ceca, che aveva sempre sconfitto l’azzurra nei tre precedenti “incroci”, deve inchinarsi all’azzurra al termine di un match che Flavia ha saputo volgere a suo favore dopo un inizio incerto. Partita anomala per il tennis femminile, con tre soli break in tutto l’incontro.

 

L’avvio è equilibrato: entrambe le giocatrici falliscono a più riprese l’opportunità di strappare il servizio all’avversaria, finchè Safarova piazza l’allungo decisivo. La ceca potrebbe “scappare” anche nel secondo set, ma Flavia tiene duro alzando progressivamente il livello del suo tennis (e con esso la percentuale di prime palle). Superato questo momento difficile, il match si fa in discesa: l’azzurra opera il break nel quarto gioco e chiude agevolmente il set.

 

Nella terza partita Pennetta non concede nemmeno un break-ball, mentre Safarova è costretta a cedere il servizio nel quinto game. 4-6 6-3 6-4 lo score conclusivo per Flavia, che accede ai quarti di finale dove sfiderà un’altra sua “bestia nera”, la leader WTA Caroline Wozniacki. Non contando il forfait dell’italiana a New Haven (2010), la danese – fresca regina di Dubai – ha superato l’italiana cinque volte in cinque partite, due sul cemento e due sul “rosso”.

 

Continua invece il momento negativo di Francesca Schiavone. La leonessa si arrende 5-7 3-6 alla qualificata Shuai Peng (38). Bravissima la cinese, che quest’anno aveva già raggiunto le “semi” a Auckland ed Hobart e gli ottavi a Melbourne, ma decisamente incolore la prestazione dell’azzurra che al termine del primo parziale ha chiesto l’intervento tecnico di Tom Vanhoudt. Il 38enne belga, doppista in “pensione” (no. 36 di specialità nel 2001), ufficialmente sarebbe solo lo sparring partner di Francesca per la parentesi mediorientale.

 

Intervistata nel post-partita sul reale incarico di Vanhoudt, la leonessa non ha soddisfatto pienamente la curiosità giornalistica. L’azzurra si è infatti limitata a spiegare che, parlando con Kim Clijsters sulla volontà di cercare un nuovo allenatore, la tennista belga le avrebbe consigliato proprio il connazionale. Dovremo attendere i prossimi impegni dell’italiana, Kuala Lumpur in primis, per poter capire come potrebbe evolversi la figura di Vanhoudt nell’entourage della milanese.

 


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