Nelle semifinali Roger batte Tsonga in due set, Kolya lascia 5 game ad un Nadal debilitato. Sfuma l’incontro più atteso…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Ci avevano sperato, tifosi, appasionati e organizzatori, ma la finale delle finali non ci sarà. Niente Nadal contro Federer, merito della splendida forma ritrovata di Nikolay Davydenko e di un malessere accusato da Rafa a cavallo dei due set.

 

In precedenza, Roger Federer aveva proseguito la sua marcia senza sbavature, battendo abbastanza agevolmente Jo-Wilfried Tsonga.

Lo svizzero era arrivato in semifinale dopo aver distrutto Viktor Troicki nei quarti, capace di raccogliere appena quattro giochi, mentre il francese aveva avuto bisogno di due tie-break per sbarazzarsi di Guillermo Garcia-Lopez.

Precedenti nettamente a favore di Federer, che aveva stravinto l’ultimo incontro nella semifinale degli Australian Open 2010.

L’inizio è tragico per Tsonga, che in meno di un attimo si trova sotto 3-0. Roger parte subito forte e, una volta conquistato il break, al servizio non concede nulla e si assicura il primo set col minimo sforzo.

Nel secondo “Cassius-Jo” cerca di reagire e riesce a tenere la battuta con più facilità, ma anche il servizio di Federer continua a essere impeccabile. Il set si decide così al tie-break, Roger conquista il mini-break sul 3-2 e la partita finisce lì.

 

Ottima prova dello svizzero che si è dimostrato in controllo per tutto il match. Tsonga ancora rimandato, ha fatto troppo poco in risposta per impensierire il Federer extra-lusso di questo periodo.

Roger torna così in finale in questo torneo dopo le vittorie targate 2005 e 2006.

 

Torna in finale anche Nikolay Davydenko, dopo la vittoria dell’anno scorso.

In quell’occasione battè proprio Rafa Nadal, che si arrese al terzo set dopo avergli recapitato un'”ovetto” nel primo.

Kolya nei quarti si era sbarazzato in due set di Karlovic, mentre lo spagnolo aveva dovuto soffrire per piegare Ernests Gulbis.

I precedenti fra il russo e lo il maiorchino sono favorevoli a Davydenko, ancora imbattuto contro Rafa sul cemento.

 

Nel primo set parte meglio Nadal che si porta sul 3 a 1, ma Nikolay recupera subito contro-breakkando nel gioco successivo. L’equilbrio si spezza ancora sul 4-3: è Davydenko a strappare il servizio all’avversario e ad aggiudicarsi il primo parziale

Il 29enne dalle origini ucraine sembra tornato quello ingiocabile di fine 2009: una saetta capace di muoversi alla velocità della luce per tutto il campo e di piazzare vincenti con entrambi i fondamentali.

Nadal è in difficoltà e dopo aver subito un altro break all’inizio del secondo set, chiama il trainer. Dice di sentirsi molto stanco e di non stare bene. Era accaduta la stessa cosa anche nel match con Gulbis: infatti ad inizio settimana lo spagnolo aveva avuto qualche linea di febbre, che evidentemente a lungo andare lo hanno debilitato, senza contare che nel frattempo sta anche giocando il torneo di doppio con Marc Lopez.

I medici però possono fare ben poco e il numero uno del mondo torna in campo evidentemente provato. Davydenko ne approfitta e in un attimo si porta sul 5-0.

Qui subentra un eccessivo nervosismo del russo che non riesce a chiudere la partita, anche a causa di un impeto d’orgoglio del maiorchino, che accorcia le distanze fino al 5-2. La rimonta però si ferma qui, Davydenko al terzo tentativo riesce finalmente a chiudere il match dopo un’ora e 24 minuti di gioco.

 

Finale dunque tra Federer e Davydenko, precedenti inequivocabili per lo svizzero che è avanti 14 a 2.

Appuntamento sabato alle 16.15.

 

SEMIFINALI

Federer b. Tsonga 6-3 7-6(2)

Davydenko b. Nadal 6-3 6-2

 

FINALE

Federer vs. Davydenko

 


 

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