Da Madrid, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
Altro livello rispetto agli altri l’ultimo quarto di finale che va a chiudere il programma. Novak Djokovic e Milos Raonic, circondati da uno stadio pieno in ogni ordine di posti, si sono affrontati a suon di diritti a tutto braccio e rovesci disegnati col righello. Fantastico il serbo che costringe Raonic a essere aggressivo su ogni punto e altrettanto bravo il canadese a esserlo, seppur eccedendo qualche volta, soprattutto nel secondo set. L’unico break del primo parziale risulta decisivo e arriva con un passante in corsa sublime di Djokovic. Stessa musica nel secondo set, ma Raonic parte davvero male facendosi strappare il servizio.
La partita è avvincente, ma il canadese ha la colpa di sbagliare troppo col diritto, regalando punti su punti e buttando via chance a ripetizione. “La chiave di volta è stata rispondere bene contro un giocatore che serve alla grande e questa sera l’ho fatto” dirà in seguito Novak. Dopo qualche patema in chiusura, Il quarto match point è quello buono e il numero uno del mondo raggiunge Kei Nishikori in semifinale.
Seconda semifinale femminile molto breve e poco intensa quella tra Samantha Stosur e Simona Halep sul campo centrale Manolo Santana. Spettacolo solo da un lato del net, nel quale la rumena ha messo in mostra una solidità impressionante e una sagacia tattica con pochi eguali. Undici giochi di fila significano un dominio assoluto, certificato da diagonali di diritto che hanno disorientato, se non proprio mortificato, l’australiana.
Il break a metà primo e inizio secondo set le hanno spianato la strada verso la finale. Simona Halep chiude 6-2 6-0 in cinquanta minuti una disarmante semifinale e lancia un messaggio molto chiaro a Dominika Cibulkova che, a sua volta, risponde con un 3 a 1 a suo favore nei testa a testa.
Halep b. Stosur 6-2 6-0
Djokovic b. Raonic 6-3 6-4