Anche questa volta la sfida fra il numero uno del mondo e Stan Wawrinka arriva al quinto set, ma ‘Nole’ non fa scherzi. Vince 7-6 3-6 6-4 4-6 6-0 e si prende la quindicesima finale Slam. Sfiderà Murray per la quinta volta.I tanto attesi cinque set sono arrivati, puntualissimi, ma questa volta la sfida Slam fra Novak Djokovic e Stanislas Wawrinka non si è nemmeno avvicinata allo spettacolo delle precedenti. Entrambi hanno giocato bene a fasi alterne, senza un reale filo logico, sbagliando tantissimo (118 gratuiti in due) e regalando al pubblico meno emozioni del previsto. Dopo tre ore e mezza di gioco, in finale ci va Djokovic, capace di imporsi per 7-6 3-6 6-4 4-6 6-0 e invertire così la ‘regola’ delle tre battaglie precedenti, sempre perse dal giocatore capace di vincere il primo set. Stavolta invece ‘Nole’ è stato bravo a partire meglio nel parziale decisivo, quando l’inerzia sembrava potersi spostare nella metà campo avversaria, meritando l’accesso alla sua quindicesima finale in carriera in un torneo del Grande Slam. “Ci siamo continuamente spinti verso il limite – ha detto a caldo – anche se io mi sono un po’ complicato la vita. Ma nei momenti importanti ho cercato di servire bene e ridurre gli errori. È stato fondamentale vincere il primo game del quinto set: sono subito andato avanti e mi ha dato fiducia per allungare”. Alla fine, ‘Nole’ ha chiuso con 15 punti in più, esattamente la differenza di un quinto set che Wawrinka non ha giocato, probabilmente svuotato dalle energie profuse per trascinare il match più lontano possibile. In certi frangenti sembrava essere lui a poter dettare l'esito degli scambi, contro un Djokovic in difficoltà a ribatterne le bordate, ma a differenza dell'epica battaglia vinta nel 2014, oggi servizio e diritto dello svizzero hanno funzionato solo a intermittenza, il 'suo' rovescio gli è costato ben 37 errori, e il serbo si è preso la rivincita.
WAWRINKA SFINITO CEDE AL QUINTO
Dopo un primo set dominato da Djokovic nel tie-break, il match ha preso un po’ di colore a metà del secondo parziale, quando entrambi sono saliti di livello, e il body language di Wawrinka è finalmente diventato positivo. Stan ha preso un break sul 4-2 e questa volta l’ha tenuto fino alla fine (nel primo set l’aveva perso immediatamente), ma non è riuscito a mettere paura al rivale. ‘Nole’ è tornato a martellare all’inizio del secondo set, scappando 3-0. Wawrinka l’ha riagganciato, ma l’allievo di Boris Becker non ha fatto una piega, giocando ogni punto con la massima attenzione sino a vincere tre degli ultimi quattro giochi, lasciapassare per un vantaggio importantissimo. Ed era talmente concentrato che quando ha chiuso il set non se n’è nemmeno accorto, chiedendo l’asciugamano e apprestandosi ad andare a servire. “Ho sbagliato lo score, non mi succedeva dai tempi dei tornei giovanili. Credevo di aver fatto il break per il 5-3. C’era tanta tensione, stavo solo provando a fare il massimo senza badare troppo al punteggio. Son cose che capitano”. Sicuramente, la carica positiva che poteva mandarlo a vincere l’incontro gli è invece servita a ben poco, visto che il quarto set è stato il peggiore del suo incontro, con quattordici errori non forzati e nemmeno un singolo vincente. Eppure, un Wawrinka sprecone gli ha permesso di salire 2-0 e gli ha regalato pure tre occasioni per il 3-1, poi ha capito che era il caso di tenere in campo qualche palla in più, e senza grosse difficoltà l’ha prima ripreso e poi superato sul 3-3, allungando il match al quinto. Ma quando l'atteggiamento di Djokovic non lasciava presagire nulla di positivo, è arrivata la sorpresa più inaspettata: a scoppiare è stato lo svizzero, subito sotto di un break e incapace di reagire. Ci ha provato solamente sul 4-0, prendendosi una palla-break con un gran passante di rovescio, ma Djokovic l’ha respinto col servizio, andando a chiudere qualche punto più in là.
MURRAY: C’È UNA CHANCE
“Sia nel secondo sia nel quarto set ho giocato un tennis troppo difensivo, concedendo qualche chance in più a Stan, che non ha perso l’occasione di concretizzarle, portando il match al quinto set. È uno dei migliori giocatori del circuito, e anche stasera l’ha dimostrato”. Non è però riuscito a bissare la finale di dodici mesi fa, ma saluta comunque il torneo a testa alta. Quinta finale in Australia invece per Djokovic, che a Melbourne non ne ha mai persa una. E per la quinta volta in uno Slam (terza nel primo dell’anno) se la vedrà all’ultimo atto col suo coetaneo Andy Murray, più ‘vecchio’ di appena sette giorni. “Ogni volta che gioco con Andy torniamo indietro a quando avevamo dodici anni, alla nostra prima sfida. Siamo buoni amici, e domenica ci affronteremo di nuovo con un titolo Slam in palio: sarà bello. Speriamo di regalare un gran match al pubblico”. Contro il Djokovic visto nei primi cinque incontri il compito di Murray (sotto 15-8 nei precedenti) sarebbe complicatissimo, contro quello di stasera le sue quotazioni salgono parecchio. La chance è di quelle preziosissime, sin qui lo scozzese ha giocato un gran torneo, e Wawrinka gli ha lasciato un messaggio ben chiaro: questo Djokovic è tutt’altro che imbattibile.
AUSTRALIAN OPEN 2015
Semifinali UOMINI
Novak Djokovic (SRB) b. Stanislas Wawrinka (SUI) 7-6 3-6 6-4 4-6 6-0
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