Una semifinale dal grande fascino quella che andrà in scena nella giornata di domani, con il serbo che approda al penultimo atto del Miami Open per l’ottava volta in carriera

Novak Djokovic continua a imporre la sua legge al Miami Open e per l’ottava volta in carriera approda al penultimo atto del torneo! Sconfitto Sebastian Korda con il punteggio di 6-3, 7-6(4) in un match durato appena un’ora e dieci minuti, nella giornata di domani sfiderà in una semifinale dal sapore vintage Grigor Dimitrov (13-1 i precedenti in favore del serbo). Se da un lato vanno riconosciuti i tantissimi meriti per una partita di alto livello disputata da Djokovic, dall’altro non si può mancare di sottolineare i tanti limiti – per lo più nervosi che di gioco – mostrati da Korda a partire dalla metà del secondo set. Diventano così 79 le semifinali conquistate da Djokovic a livello di Masters 1000, nessuno è riuscito a fare meglio di lui e sta aumentando la distanza da Nadal che resta attardato di tre lunghezze.
Dopo un primo set in cui il serbo aveva sostanzialmente dominato il gioco – parziale di 11 punti a zero a partire dallo 0-15 del settimo gioco – Korda era riuscito a riprendere in mano la partita, e nel secondo parziale era partito avanti di un break per salire 3-0. Tenuti agilmente i due successivi turni di battuta, ecco che al momento di servire per il set sul 5-3 il braccio si è irrigidito, e sono arrivati diversi errori soprattutto dal lato del dritto. Recuperato il break di svantaggio, a quel punto per Djokovic è bastato condurre il parziale al tie-break, dove la sua proverbiale capacità di gestire i momenti importanti ha fatto la differenza: il mini-break che fa la differenza arriva ancora da un errore in larghezza con il dritto da parte dell’americano, che cede poi per sette punti a quattro. Per Djokovic una prestazione eccellente al servizio con l’83% di prime palle e l’84% di punti con la prima, numeri che dimostrano come il serbo stia puntando con decisione a quel centesimo titolo tanto desiderato.