Le parole del tennista serbo, che si prepara all’esordio a Brisbane, sul caso che ha coinvolto il numero uno al mondo

Foto Felice Calabro’

Novak Djokovic si prepara all’esordio nell’Atp 250 di Brisbane, dove affronterà Rinky Hijikata. E proprio dall’Australia, il tennista serbo è tornato a parlare del caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner, dando la sua interessante lettura sotto molto aspetti.

Kyrgios ha parlato molto bene dell’intero caso di doping di Jannik, e ha ragione sulla trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e dei confronti tra i vari casi – ha detto Djokovic -. Abbiamo visto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono stati sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai test antidoping e per non aver comunicato dove si trovassero, e alcuni giocatori di livello inferiore che aspettano che i loro casi vengano risolti da più di un anno“.

Il serbo ha continuato: “Non metto in dubbio se la sostanza proibita sia stata assunta intenzionalmente da Jannik o meno. Credo nello sport pulito, credo che il giocatore farà tutto il possibile per giocare lealmente. Conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sono sentito davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi dopo che ha ricevuto quella notizia. Non è una bella immagine per il nostro sport“.