Il serbo sconfigge il francese per 7-6, 6-2 e conquista il torneo asiatico per la terza volta in carriera. Dopo un primo set molto equilibrato Nole sale in cattedra… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Il China Open 2012 è di Novak Djokovic; il campione serbo, dopo un primo set tutt’altro che agevole, demolisce Jo Wilfried Tsonga, conquistando il terzo successo in terra cinese dopo quelli del 2009 contro Cilic e del 2010 contro Ferrer.

Inizio sottotono per Nole che fatica a tenere la battuta nei primi due turni di servizio; al contrario Tsonga parte subito in quarta sfoderando un paio di dritti davvero ingiocabili. Per non prestare il fianco all’avversario, il 26enne francese decide, spesso e volentieri, di abbandonare il rovescio bimane in favore di un più sicuro back che, almeno nelle prime fasi della finale, impedisce a Djokovic di entrare coi piedi in campo per sferrare i suoi micidiali attacchi.

Il break in favore del trasnsalpino appare dietro l’angolo e, infatti, arriva puntuale nel quinto gioco quando Jo-Wilfried strappa il servizio al numero due del ranking e sale sul 3-2. Ma, nel momento di imprimere la svolta decisiva alla partita, Tsonga non riesce ad imporsi e Djokovic conquista l’immediato controbreak. L’inerzia del match cambia e il serbo cresce, riportando la sfida in equilibrio: Nole tiene il servizio e il francese fa lo stesso: 4-4, 5-5 e, infine, 6-6. Il primo set si decide così al tie break dove è il serbo ad imporsi salendo prima sul 5-3 per poi chiudere sul punteggio di 7-4.

Nel secondo set l’ex numero uno del mondo accelera e prende subito il largo. Sull’1-1 Tsonga spedisce in corridoio una difficile volée e cede il turno di servizio, permettendo al serbo di volare prima sul 2-1, poi sul 3-1. Il numero 7 del ranking non riesce a rimanere nella scia di Nole che, dopo un inizio così così, ora è decisamente salito in cattedra. Nuovo break per Djokovic che ipoteca di fatto la finale portandosi prima sul 4-1 poi sul 5-1.

Tsonga sfodera un ottimo ace centrale e tiene il servizio accorciando le distanze sul 5-2, ma non può fare di più. Djokovic serve così per il match e, dopo un’ora e 41 minuti, chiude la finale col punteggio di 7-6, 6-2.