traduzione a cura di Francesca Colombo – foto Getty Images
A che punto è la tua preparazione? Non hai giocato benissimo a Madrid. Non è stata una preparazione perfetta per la stagione sulla terra. Come ti senti adesso?
Penso che la mia preparazione per Roma e per il Roland Garros sia stata disturbata da molteplici fattori. Ho giocato bene a Montecarlo e adesso voglio pensare solo a Roma. Ho avuto una grande stagione nel 2011 e molto supporto in campo da parti del pubblico italiano. Amo giocare qui a Roma e poi andrò dritto a Parigi per il Roland Garros che è una delle mie priorità di quest’anno.
Parliamo di priorità…. Vincere il Roland Garros potrebbe significare il quarto Gran Slam consecutivo…
Le aspettative e le pressioni fanno parte dello sport professionistico e sono abituato a viverle quotidianamente. Amo la competizione, le sfide, è la vita che ho scelto, ma oltre a me ci saranno Nadal, Federer e altri giocatori in grado di vincere il torneo.
Da un punto di vista tecnico, analizziamo la terra di Madrid rispetto a quella di Parigi… cosa ci puoi dire a riguardo?
Posso solo dire che l’equilibrio e la sicurezza degli spostamenti sono alla base del nostro sport. Se rischi continuamente di cadere e non ti senti mai in equilibrio diventa difficile giocare.
12 mesi fa esatti, eravamo qui e tu eri al top della tua carriera. Adesso come ti senti fisicamente e mentalmente se fai il paragone con un anno fa?
Ogni anno è diverso. Ho avuto un grande 2011 ma adesso voglio concentrarmi su questo torneo. Mi sento bene sia fisicamente che mentalmente. Sono qui per scelta e non vorrei essere in nessun altro posto adesso. Sono il numero uno del mondo, amo la sfida e la competizione e lavoro duro per essere dove sono.
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