di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Novak Djokovic a Pechino è imbattibile. Lo dicono i numeri: 20 vittorie in altrettante partite. L'ultima, forse la più bella, oggi contro il prossimo numero uno del mondo, Rafa Nadal sconfitto per 6-3 6-4 dopo un'ora e 27 minuti. Una "vendetta" dal sapore agrodolce perché, tra poche ore, Rafa tornerà comunque leader della classifica mondiale e perché Pechino non è New York.
L'inizio è tutto del serbo che sembra avere una gran sete di vendetta. Alla prima occasione è subito break in suo favore, vantaggio confermato nel gioco successivo con il servizio tenuto a zero. Fin dai primi scambi, Nole riesce a spostare Rafa da una parte all'altra del campo mentre il maiorchino non riesce a giocare vincenti ed è insolitamente falloso col dritto. E così Nole sale prima 3-0, poi 4-1. Djokovic è concentratissimo mentre Nadal non sembra avere molte idee oggi. Ma guai a sottovalutare il 27enne di Manacor come sa bene proprio Nole. E' il 38esimo incrocio tra i due numeri uno (Nadal conduce 22 a 15), il terzo a Pechino dopo il Masters 2007 e le Olimpiadi dell'anno seguente. L'ultimo scontro diretto, a Flushing Meadows poche settimane fa, brucia ancora al serbo.
Nadal quest'anno sembra quasi imbattibile e non è certo tipo da sentirsi appagato per il sorpasso in vetta al ranking, ma oggi è meno brillante del solito. La partenza in quarta restituisce grande fiducia a Novak che sbaglia pochissimo e tiene i propri turni di battuta senza correre rischi. Il break conquistato in apertura è un patrimonio prezioso che conserva con cura. Con una perfetta combinazione servizio-dritto, Djokovic chiude il primo set per 6-3 dopo 37 minuti.
Pronti via è subito break di Nole all'inizio della seconda frazione. Il 26enne di Belgrado si difende alla grande e Rafa sbaglia il drop consegnandogli la battuta nel primo game del set. Vantaggio confermato nel gioco successivo. Lo spagnolo è in difficoltà proprio da fondo campo e uno sfortunato doppio fallo consegna all'avversario la chance per il terzo break di giornata, una sorta di match point anticipato. Il 27enne di Manacor si salva in extremis grazie a un rovescio lungolinea che pizzica la riga al termine di uno scambio meraviglioso. Ma Djokovic è bravissimo a non sciupare il vantaggio di un set e un break, anche se rischia qualcosa nell'ottavo gioco sul 4-3 in suo favore, quando Rafa sale 15-30. Alla fine è 6-4.
Novak Djokovic si scrolla di dosso un bel peso, liberandosi di quel senso si sudditanza che il maiochino sembrava incutergli ultimamente e vincendo senza nemmeno concedergli una palla break. Da parte sua Nadal si consola col numero uno ritrovato dopo oltre due anni. Oggi possono sorridere entrambi.