Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Può tirare un bel respiro di sollievo il numero uno del mondo Novak Djokovic. Sotto di due set ieri contro il gigante sudafricano Kevin Anderson (n.14), il serbo era riuscito a pareggiare i conti prima della sospensione per oscurità. Oggi alla ripresa, primo incontro sul court 1, Djokovic se l’è vista davvero brutta quando ha dovuto fronteggiare sull’1-2 due palle break consecutive che Anderson non ha saputo sfruttare. Il sudafricano implacabile al servizio, il serbo a cui non vuole entrare la prima di servizio. Sul 2-3 Djokovic tiene ancora il servizio ma pericolosamente ai vantaggi. Sul 5-5 e servizio il sudafricano combina improvvisamente il patatrac. Sul 15-15 commette due imperdonabili doppi falli consecutivi e regala due break point al serbo. Sciaguratamente Anderson segue la prima di servizio a rete e Djokovic lo costringe alla volée in rete. Il serbo va a servire per il match sul 6-5 e chiude l’incontro dopo complessive 3 ore e 47 minuti. Djokovic non è sembrato la macchina infallibile della prima parte di stagione. Poco incisivo al servizio e insicuro anche nei colpi di rimbalzo. Per vincere il terzo Wimbledon dovrà alzare decisamente il livello di gioco. Nei quarti affronterà il derby contro il croato Marin Cilic (n.9), una riedizione del quarto di finale dello scorso anno che Djokovic vinse in rimonta al quinto set.
Djokovic b. Anderson 6-7 6-7 6-1 6-4 7-5