ROLAND GARROS. Il serbo riconosce che lo stop di domenica sera lo ha danneggiato, ma non ne fa un cruccio. “E’ la prima volta che arrivo qui in finale. Rafa è il più forte di sempre sulla terra”
Novak Djokovic ha perso tre finali consecutive contro Nadal
 
TennisBest – 11 giugno 2012

 
LA CONFERENZA STAMPA DI NOVAK DJOKOVIC
 
Immagino che tu sia deluso. Cosa rimpiangi di questa finale? Come hai convissuto con la tensione?
E’ stata una finale strana: ritardi, condizioni particolari, due giorni di durata. Sono felice di aver giocato la finale al Roland Garros. Avrei potuto perdere negli ottavi o anche contro Tsonga, ma sono arrivato in finale per la prima volta. Sono felice, anche se adesso prevale la delusione perché nel terzo set ho iniziato a giocare meglio e avrei potuto portare il match al quinto, dove tutto sarebbe stato possibile. Poi, sfortunatamente, è venuto a piovere proprio quando avevo iniziato a sentirmi bene sul campo. Ma non voglio trovare scuse, perché il primo stop per pioggia ha aiutato me. Il secondo ha aiutato lui. Oggi ha vinto il migliore, quindi congratulazioni a lui.
 
Tornando a ieri, pensi che le condizioni al momento dello stop fossero peggiori di quando avevate ripreso a giocare?
Ieri c’erano condizioni pessime perché ha piovuto a lungo. E’ difficile dirlo e comunque ci sono persone che devono prendere le decisioni e sanno cosa è buono e cosa non è buono con i giocatori. Negli spogliatoi abbiamo parlato con i funzionari ATP ed ITF, nonché con gli organizzatori del torneo, per prendere la migliore decisione. Io ero pronto a giocare. Penso che verso le 20 abbia smesso di piovere, ma hanno deciso di rinviare perché le condizioni del tempo e del campo non erano buone. Va bene così, non voglio dare la colpa a nessuno. Non voglio dire a qualcuno “E’ colpa tua” solo perché ho perso. Ho avuto un po’ di sfortuna perché ci hanno fermato nel momento in cui giocavo meglio. Oggi lui è partito forte, io più lentamente. Sono stato un po’ sfortunato nel primo game, e le cose sono cambiate.
 
A prescindere dal risultato, com’è stata la qualità del tuo tennis negli ultimi due giorni? E’ il migliore che hai mai espresso in questo torneo?
Di sicuro. Nei primi due set ho servito molto male, gli ho permesso di mettermi addosso molta pressione e di fare diversi break. Poi ho iniziato a servire meglio, giocavo davvero aggressivo. Finalmente mi sentivo alla grande sul campo. Abbiamo giocato quasi 4 ore, penso sia stato un match fantastico e spero che la gente si sia divertita sia ieri che oggi. Sono stato anche sorpreso dalla quantità di pubblico: anche se era un giorno feriale lo stadio era quasi pieno. E’ stato bello. Queste partite ti fanno capire che vale la pena lavorare duro. Tu vivi per le finali degli Slam: a volte si vince, a volte si perde. Stavolta ho perso ma credo di avere ancora tanti tornei davanti a me, e spero di tornare ancora più forte.
 
Sei arrivato ad un passo dal Novak Slam. Hai detto che ci pensavi, anche se non era la tua prima preoccupazione. Pensi che nei prossimi giorni penserai all'occasione perduta?
La delusione c’è perché ho perso la partita. Ovviamente c’era l’opportunità di fare la storia, ma non era la cosa primaria per me. Adesso ragiono ancora sulla partita, poi mi prenderò una settimana di riposo prima di andare ad allenarmi sull’erba in vista di Wimbledon.
 
Due domande: Contro Seppi, Tsonga e anche in finale hai giocato meglio nella seconda parte. Partendo da zero oggi, quanto è durato il tuo riscaldamento? E quanto ti ha creato problemi il fatto che la seconda metà della partita fosse all’inizio del match? Seconda: pensi di aver conquistato il cuore dei francesi?
Mi stai chiedendo se il mio riscaldamento è stato abbastanza buono oppure…
 
Tu hai sempre giocato meglio…
Ho capito cosa dici. Stai dicendo che oggi non mi sono riscaldato bene? Mi sono riscaldato a lungo, credimi. Ci siamo presi cura della routine, io di solito sono sempre pronto per l’inizio del match. Forse in un paio di match è successo che io abbia giocato meglio nella seconda parte del match, ma ora non posso entrare nei dettagli. La gente? Penso che mi abbiano supportato molto, li ringrazio. Quando giochi contro campioni famosi come Federer e Nadal non è semplice trovare il sostegno della gente, e per questo sono grato ai parigini.
 
E’ presto per guardare indietro, ma il fatto di poter fare il Novak Slam quanto ha influito nel corso del torneo?
Per niente. Ero entusiasta di questa opportunità, ma nulla di più. Davvero.
 
Sei stato distratto dal rumore della folla prima di tirare l’ultimo servizio?
C’è stato molto rumore tra un servizio e l’altro per tutta la partita, quindi non posso dire di essere stato disturbato.
 
Cosa puoi dire di Rafa? Pensi ancora che sia il più forte di sempre sulla terra? E la vostra rivalità?
I risultati mostrano che è uno dei più grandi di sempre. E poi ha solo 26 anni. Siamo molto giovani e abbiamo già giocato più di 30 volte uno contro l’altro, spero che possano esserci altre sfide nei prossimi anni.
 
Pensi che sia buono per il tennis che tu e Rafa siate così dominanti nei tornei importanti? E’ la quarta finale Slam di fila…
Credo di si. Credo che Federer e Nadal abbiamo ancora la più importante rivalità nello sport, perché sono stati al top per molti anni. Io mi sono inserito in questa rivalità molto recentemente, appena un paio d’anni fa. Penso che sia un buon momento per lo sport. Portiamo grande interesse al tennis maschile perché ci sono due grandi giocatori come Rafa e Roger, poi ci siamo io, Murray…Giocatori con carisma e personalità. Questo è buono per il tennis.
 
Nella stagione su terra Nadal è stato il più solido. Tu un po’ meno di lui. Pensi che questa finale abbia riflettuto tutta la stagione su terra? Se tornassi indietro, cambieresti qualcosa?
Non credo di non essere stato abbastanza solido. Lo sono stato meno di lui, se intendi questo. Ma ho giocato tre finali ed è dura essere più solidi di lui su questa superficie. Ok, l’anno scorso ho perso solo un match sulla terra, ma le cose accadono per una ragione. Come ho detto prima, in questo torneo avrei potuto perdere anche prima. Ho fatto finale per la prima volta, quindi non cambierei niente. Non mi piace guardare indietro e e dire: “Questa cosa avrebbe potuto andare meglio”. Tutto quello che accade nella vita è una lezione. Spero che questa esperienza mi renda ancora più forte.
 
Quanto è difficile vincere otto giochi di fila contro Nadal sulla terra?
Molto difficile. Molto difficile.