Il n. 1 ha rilasciato un’intervista esclusiva ad Eurosport a pochi giorni dall’inizio del Roland Garros: " Ora voglio anche questo Slam. Battere Nadal, il migliore sulla terra, è la mia prossima sfida…"
Novak Djokovic con Tadashi Yanai durante la presentazione della partnership con Uniqlo
TennisBest – 24 maggio 2012
L'INTERVISTA INTEGRALE CON EUROSPORT
Novak Djokovic affronta il Roland Garros 2012 con uno spirito diverso rispetto alla passata edizione: “Un anno fa, a quest'ora, avevo già vinto parecchio e così arrivai al Roland Garros con la pressione di dover vincere per forza. Giocai una semifinale incredibile, ma quel giorno Roger giocò decisamente meglio; comunque sono felice di come giocai quel match. […] Non sento la stessa pressione dell'anno scorso ma, se devo essere onesto, questo tipo di pressione c'è sempre quando sei uno dei giocatori più forti al mondo: tutti si aspettano sempre il massimo. Devi vincere possibilmente tutte le partite, o comunque raggiungere le fasi finali degli Slam. Ma è una sfida che accetto volentieri”. Una vittoria a Parigi permetterebbe al campione serbo di entrare nella storia conquistando l’unico Slam dove non hai mai trionfato: "Entrare nella storia di questo sport sarebbe grandioso. Pochi tennisti possono ambire a questo traguardo, e quindi io mi sento onorato di poter ambire a un simile traguardo […] Ma è una sfida durissima, elettrizzante, ma sono pronto. Poi sulla preparazione aggiunge che è stata di tipo psicologico: "Più che altro mentale. Ci sono tanti tornei prima di questo, e quindi non è semplice concentrarsi solo su uno. Non è facile pensare al 100% al Roland Garros, ma non è nemmeno facile non pensarci perché è una degli obiettivi principali di quest'anno."
Inevitabile il ricordo del match epico contro Nadal a Melbourne: "Entrambi abbiamo imparato qualcosa di nuovo su noi stessi. E' stata una sensazione strana, che va oltre alla questione fisica, ma è più una cosa di sensazioni. Abbiamo speso tantissime energie e dopo cinque ore di battaglia eravamo entrambi esausti; sapevamo però di doverci spingere oltre i nostri limiti per vincere, e io tra i due sono stato il più fortunato. Probabilmente è stata la miglior partita della mia vita, oltre che la più eccitante” Proprio Nadal, con Federer, saranno i grandi rivali anche quest'anno: "Loro hanno dominato negli ultimi 5-6 anni, e oltre ad essere due grandissimi atleti sono due fenomeni non solo sul campo. Rappresentano il tennis, sono idoli assoluti di molte generazioni. Batterli è veramente difficile, soprattutto negli Slam perché a livello mentale sono i più forti. Per 'colpa' loro ho dovuto lavorare moltissimo, ho dovuto migliorarmi tantissimo come giocatore. E per giocare, e battere, i migliori sei costretto a dare sempre il massimo". Infine su Nadal e sui recenti incontri che li hanno visti contrapposti a Montecarlo e Roma: “Ha giocato bene, meglio, ha meritato in entrambi gli incontri. Anche se avevo vinto sette volte di fila contro di lui, due volte sulla terra battuta l'anno scorso, sapevo di non essere il favorito. Sul serio, non sto mentendo. Lui ha vinto tantissimo nei suoi 25-26 anni, su tutti i campi e soprattutto sulla terra. Questa è la mia sfida: Nadal è l'uomo da battere…"
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