Sampras è convinto: Djokovic può eguagliare (e superare) il suo record di sei stagioni consecutive in cima al ranking ATP. “Se resta in salute, può restare al comando tutto il tempo che vuole”.
Pete Sampras e Novak Djokovic sono in ottimi rapporti
Di Riccardo Bisti – 25 aprile 2013
Quando Pete Sampras annunciò il ritiro, Roger Federer aveva vinto un solo Slam e non era ancora stato numero 1 ATP. Aveva appena vinto Wimbledon e tutti gli prevedevano un grande avvenire, ma non così grande. Forte di 14 Slam e 286 settimane in vetta al ranking ATP, Pistol Pete era certo che i suoi record sarebbero durati a lungo, almeno qualche decennio. Aveva trionfato nella rivalità con Andre Agassi ed era stato più vincente dei “Real” Fab Four: Bjorn Borg, John McEnroe, Jimmy Connors e Ivan Lendl. Invece sappiamo com’è andata. Lo svizzero gli portato via quasi tutto, entrando in una dimensione ancora più storica. Ma c’è un record ancora saldo, che Federer non potrà mai raggiungere: le sei stagioni consecutive chiuse in vetta alla classifica mondiale. Sampras lottò duramente per superare Jimmy Connors e conquistarlo. Nel 1998, a fine stagione, giocò un mucchio di tornei per assicurarsi il primato. Ci teneva da matti e ce la fece, anche se non vinse il Masters (quello dell’incredibile finale Moya-Corretja). Pete ha chiuso l’anno in vetta dal 1993 al 1998, mentre Federer si è limitato all quadriennio 2004-2007, con un “ritorno” nel 2009. Se questo record è ancora in piedi, l’americano deve ringraziare le due sfavillanti stagioni di Rafael Nadal (2008 e 2010). Sampras non è legatissimo ai numeri. Non potrebbe essere altrimenti, per uno che non ha mai brillato per arguzia e interessi. Di lui si ricordano un paio di frasi leggendarie: “Non mi interessa parlare fuori dal campo. Lascio che sia la racchetta a parlare per me”, e la mitica: “Goethe? E chi è?” durante le ATP Finals di Francoforte.
Anche per questo, Sampras non sembra così geloso dell’unico primato che gli è rimasto. Anzi, durante una conferenza stampa per promuovere l’ennesima esibizione (il Greenbrier Champions Tennis Classic, in programma i prossimi 21-22 settembre), ha detto che Novak Djokovic ha tutte le possibilità per eguagliare e magari superare il suo record. Sampras e Djokovic sono in ottimi rapporti, tanto da aver giocato un doppio insieme (contro i gemelli Bryan) lo scorso 4 marzo al Los Angeles Tennis Challenge. Ma le affermazioni di Pete fanno riflettere. “Se non ha problemi fisici, Novak può dare l’assalto al mio record – ha detto Sampras – ci ho pensato dopo averlo visto vincere a Monte Carlo. Penso che sia una possibilità realistica, a patto che resti in buona salute”. Il serbo è a un terzo dell’opera: ha chiuso al comando (con agio) sia nel 2011 che nel 2012, ed è partito alla grande anche nel 2013. Nella classifica stagionale è al comando con 1.400 punti di vantaggio su Andy Murray, suo diretto inseguitore (4.120 contro 2.720). Ovviamente ci sono ancora tre Slam da giocare e moltissimi punti in palio, ma è difficile pensare che il serbo possa essere superato, anche perchè è in grado di vincere su tutte le superfici, in ogni torneo.
L’impresa non è facile. Il tennis di oggi è ancora più fisico di quello degli anni 90. Difficile dominare per 5-6 anni quando bisogna lottare su ogni punto e il servizio non è più così preponderante. Inoltre Djokovic non è più un bambino: tra poco compirà 26 anni e per raggiungere il record di Sampras dovrà restare al comando fino al 2016, quando ne avrà 29. Al contrario, Pistol Pete ha guidato il tennis tra i 22 e i 27 anni. Una differenza che potrebbe essere sostanziale, anche se non decisiva. In fondo non si vedono troppi avversari all’orizzonte. E quelli che ci sono, per tanti motivi, sembrano alla portata del serbo. Secondo Sampras, il punto di forza di Djokovic è la solidità. In effetti ha raggiunto almeno le semifinali negli ultimi 11 Slam e ha giocato la finale in 8 degli ultimi 10, mancandola solo a Parigi 2011 e Wimbledon 2012, in entrambi i casi battuto da Federer in semifinale. “Djokovic è fortissimo – ha concluso Sampras – anche se ci sono tanti ottimi giocatori, penso che soltanto alcuni siano veramente al suo livello. Soltanto Federer, Nadal e Murray possono davvero impensierirlo. Ripeto: se rimane sano, può restare al comando per tutto il tempo che vuole. La sua forza è che vince sul cemento, vince sulla terra e vince sull’erba. Ha fatto tutto”. Pete Sampras è stato un grande campione e il suo parere deve essere rispettato. Tuttavia, quante volte abbiamo sentito questi discorsi ogni volta che c'è un nuovo numero 1? Tantissime. Basta rileggere i giornali di 30, 20 e 10 anni fa. “Nessuno può battere Lendl”, “Nessuno può battere Sampras”, “Non si vede come si possa battere Federer”. La storia ha poi insegnato che i ricambi, inevitabilmente arrivano. Per “Nole”, tuttavia, è una bella sfida. Raggiungere certi record sarà dura, ma è una bella sfida. Chissà.
TUTTI I NUMERI 1 ATP DI FINE ANNO
2012 Novak Djokovic (Serbia)
2011 Novak Djokovic (Serbia)
2010 Rafael Nadal (Spagna)
2009 Roger Federer (Svizzera)
2008 Rafael Nadal (Spagna)
2007 Roger Federer (Svizzera)
2006 Roger Federer (Svizzera)
2005 Roger Federer (Svizzera)
2004 Roger Federer (Svizzera)
2003 Andy Roddick (U.S.A.)
2002 Lleyton Hewitt (Australia)
2001 Lleyton Hewitt (Australia)
2000 Gustavo Kuerten (Brasile)
1999 Andre Agassi (U.S.A.)
1998 Pete Sampras (U.S.A.)
1997 Pete Sampras (U.S.A.)
1996 Pete Sampras (U.S.A.)
1995 Pete Sampras (U.S.A.)
1994 Pete Sampras (U.S.A.)
1993 Pete Sampras (U.S.A.)
1992 Jim Courier (U.S.A.)
1991 Stefan Edberg (Svezia)
1990 Stefan Edberg (Svezia)
1989 Ivan Lendl (Cecoslovacchia)
1988 Mats Wilander (Svezia)
1987 Ivan Lendl (Cecoslovacchia)
1986 Ivan Lendl (Cecoslovacchia)
1985 Ivan Lendl (Cecoslovacchia)
1984 John McEnroe (U.S.A.)
1983 John McEnroe (U.S.A.)
1982 John McEnroe (U.S.A.)
1981 John McEnroe (U.S.A.)
1980 Bjorn Borg (Svezia)
1979 Bjorn Borg (Svezia)
1978 Jimmy Connors (U.S.A.)
1977 Jimmy Connors (U.S.A.)
1976 Jimmy Connors (U.S.A.)
1975 Jimmy Connors (U.S.A.)
1974 Jimmy Connors (U.S.A.)
1973 Ilie Nastase (Romania)
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