Fanno discutere le affermazioni di Nikki Pilic, noto coach croato (ed ex giocatore negli anni 70), secondo cui Novak Djokovic non è così amato dal pubblico perché è di nazionalità serba. "Federer incarna meglio il mondo occidentale. Forse Djokovic non piace perché è serbo: com'è possibile che uno slavo sia il numero 1 contro americani, inglesi e francesi? In passato, l'occidente ha sfidato diversi giocatori dell'est come Lendl, Navratilova, Nastase e altri ancora. Tuttavia, ho notato mancanza di appoggio a Novak a Parigi, Londra e New York". Anni fa, Djokovic si è allenato proprio presso l'accademia di Pilic a Monaco di Baviera. In tanti hanno espresso solidarietà al serbo per il comportamento del pubblico a New York: tra loro, i britannici Robson e Rusedski. Persino Severin Luthi, coach di Federer, ha detto di aver visto un pubblico del genere soltanto in Coppa Davis.
“Djokovic non piace perchè è serbo”
Fanno discutere le affermazioni di Nikki Pilic, noto coach croato (ed ex giocatore negli anni 70), secondo cui Novak Djokovic non è così amato dal pubblico perché è di nazionalità serba. "Federer incarna meglio il mondo occidentale. Forse Djokovic non piace perché è serbo: com'è possibile che uno slavo sia il numero 1 contro americani, inglesi e francesi? In passato, l'occidente ha sfidato diversi giocatori dell'est come Lendl, Navratilova, Nastase e altri ancora. Tuttavia, ho notato mancanza di appoggio a Novak a Parigi, Londra e New York". Anni fa, Djokovic si è allenato proprio presso l'accademia di Pilic a Monaco di Baviera. In tanti hanno espresso solidarietà al serbo per il comportamento del pubblico a New York: tra loro, i britannici Robson e Rusedski. Persino Severin Luthi, coach di Federer, ha detto di aver visto un pubblico del genere soltanto in Coppa Davis.