Il numero uno del ranking Atp fischiato dai sudditi di sua maestà dopo il siparietto con la mazza da golf nel match d’esordio. Umorismo poco “british”? E adesso cosa s’inventerà Novak?…

 

di Giorgio Valleris

 

Noi abbiamo imparato a conoscerlo come cecchino spietato in campo e frontman spiritoso fuori dal rettangolo di gioco. Novak Djokovic è così, prendere o lasciare. Ma l’umorismo del “Djoker”, celebre soprattutto per le divertenti imitazioni dei colleghi (alcune davvero ben riuscite), non fa breccia coi sudditi di sua maestà. Anzi, gli spettatori di Wimbledon 2012, attenti al protocollo e poco inclini a farsi trascinare sopra le righe, gli riservano qualche fischio di disapprovazione. D’altra parte i verdi prati inglesi non sono come il salotto televisivo di Fiorello.

Nel match d’esordio contro  lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, Nole si presenta in campo sfoderando una mazza da golf invece della racchetta. Accorgendosi però di non sortire l’effetto sperato, il campione in carica ripone immediatamente l’attrezzo e sostituendolo con i più classici ferri del mestiere.

Ieri quindi, nel match vinto contro Harrison, Djokovic non ha inscenato alcun siparietto e si è limitato a fare il suo dovere passando il turno. Per un comico, si sa, la delusione più cocente è il silenzio del pubblico dopo una battuta. Nole però gli applausi li strappa eccome, almeno per le sue prestazioni sul campo. Potrebbe cercare altri palcoscenici per dar sfogo alla sua indole artistica, ma conoscendo Djokovic è possibile che nei prossimi giorni proverà ad inventarsi qualcosa d’altro