Prosegue la striscia vincente di Djokovic contro Nadal: lo batte per la decima volta negli ultimi undici scontri diretti e si prende la finale a Indian Wells. Non ha giocato al top, ma è bastato. Nadal: “Per un attimo ho avuto grandi sensazioni”. Nole per il titolo n. 5. 

Chissà cosa passa per la testa di Rafael Nadal. Da una parte, lo spagnolo può gioire per aver ritrovato buone sensazioni su un campo da tennis. A Indian Wells, in fondo, ha colto un'ottima semifinale e ha finalmente battuto un top-10 in stagione (Kei Nishikori). E poi, dopo tante batoste, ha ridotto il gap con l'eterno rivale Novak Djokovic. Tante buone notizie che a mente fredda saprà apprezzare. Eppure, nonostante un Djokovic lontano dalla migliore versione, è stato incapace di strappargli un set. In chiave futura, vien difficile pensare a un Djokovic abbordabile come quello visto nella brace di Indian Wells (far giocare le semifinali dalle 11 del mattino, per evidenti ragioni televisive, non è il massimo: certo, noi ce le godiamo in prima serata…). Nole si è imposto 7-6 6-2, superando Rafa per la 25esima volta su 48 scontri diretti. Lo ha sorpassato, adesso inizia a distanziarlo. Basti pensare che ha vinto 10 delle ultime 11 partite e si è aggiudicato gli ultimi dodici set. E pensare che Nadal ha giocato un ottimo primo set, tanto da piombare addirittura sul 2-0. E' una notizia, poiché non brekkava il serbo da 54 game sul cemento. Ma Nole ha rimesso le cose a posto già nel terzo game. Pur giocando maluccio, come se non avesse il giusto feeling con il campo, si è preso il primo set. E' vero che ha annullato un setpoint sul 4-5, ma è altrettanto vero che aveva avuto una chance sul 3-3 e nel complesso ha gestito con autorità il tie-break, pur contenendo il ritorno di Rafa da 5-2 a 5-5. Nella finale contro Milos Raonic (ore 21, diretta Sky Sport 2) cercherà di vincere per la quinta volta a Indian Wells, la quarta sotto gli occhi di Larry Ellison (nel 2008 c'era ancora la vecchia gestione). Nole spera che il “5” sia il suo numero fortunato, poiché ad oggi è ancora imbattuto contro Raonic in cinque scontri diretti, in cui ha ceduto un solo set (Roma 2014, semifinale). “Probabilmente Milos sta giocando il miglior tennis della sua vita – ha detto Djokovic – il suo servizio era già fenomenale, ma quest'anno è ulteriormente migliorato, soprattutto con la seconda palla. Dovrò prepararmi tatticamente, analizzerò il suo gioco con il mio team. E' una finale, proverò a sfruttare la mia esperienza. Lui non ne ha giocate molte, però è forte sul piano mentale. Sul campo è calmo, composto…mostra caratteristiche che appartengono a giocatori esperti. E' una cosa che mi impressiona”.


LE BUONE SENSAZIONI DI RAFA

Pur rispondendo maluccio, Djokovic continua a vincere. Il segreto, forse, sta nelle frasi di Boris Becker (che non è a Indian Wells, sostituito dal fido Marian Vajda): seecondo Bum Bum, Djokovic ha imparato a non sprecare troppe energie e tirare fuori il meglio quando conta davvero. “Lavoro duro per trovare il miglior tennis nel momento del bisogno – conferma Nole – il primo set si è deciso su uno o due punti. Anche il secondo è stato equilibrato, ma quando sono passato in vantaggio ho giocato benissimo. Sono sempre felice di battere uno dei più grandi come Rafa e spero di chiudere il torneo con un'altra grande prestazione”. Dovesse farcela, raggiungerebbe proprio Nadal nella classifica dei plurititolati nei tornei Masters 1000. In questo momento Rafa conduce con 27, ma Nole è proprio lì, appena un gradino sotto. Impressioni? Nole è giustamente favorito, ma avrà bisogno di una prestazione attenta e convincente. Sarà un bel test per capire se il suo dominio ha già raggiunto il picco ed è destinato a scendere, oppure se le prestazioni degli ultimi venti giorni sono un semplice appannamento. Da parte sua, Nadal ha scelto di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Credo di aver giocato bene per un set e mezzo, poi lui è stato più bravo. C'è stato un cattivo game quando ho servito sul 2-3 nel secondo, e lì è cambiato tutto”. Ma c'è una frase che colpisce e che forse può restituirci un Rafa come si deve: “Per un attimo, nel primo set, ho avuto la sensazione di poter giocare al massimo livello possibile. Peccato per alcuni errori di dritto: con un po' di fiducia in più con questo colpo, probabilmente avrei avuto più chance”. Miami e la terra battuta ci diranno se sono sensazioni giuste. Oppure, se si tratta soltanto di parole.

 

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Semifinale

Novak Djokovic (SRB) b. Rafael Nadal (SPA) 7-6 6-2