Dopo gli Australian Open, Nole e Rafa hanno monopolizzato i due 500 della settimana imponendosi a Dubai e ad Acapulco. Troppo forti, ancora, per la Next Gen e con record già ritoccati

A Dubai e ad Acapulco comandano sempre loro, Novak Djokovic e Rafael Nadal. A distanza di qualche ora i primi due giocatori al mondo hanno lanciato un altro segnale di cannibalismo: non solo Masters 1000 e Slam, non si prende sottogamba neppure un 500, il primo dopo le fatiche Slam in Australia. Nole e Rafa non sembrano capaci di prendere qualche pausa nel loro rendimento, bacchettando come maestri severi quella Next Gen capricciosa intrappolata nell’adolescenza tennistica. E il solco in classifica con il resto del mondo si fa sempre più importante: appare francamente impensabile un assalto alle prime due posizioni della classifica con la lotta per il numero 1 affare di Djokovic e Nadal, da Thiem in giù – con Federer fuori dai giochi almeno per qualche mese – per i restanti piazzamenti in top-10. Come se non bastasse, il serbo potrebbe addirittura prendersi una lunga vacanza sino a novembre e partecipare alle Finals di Londra: Nole, grazie anche al bottino dell’Atp Cup, è a 3165 punti nella race. Per intenderci, a Berrettini nella passata stagione ne bastarono 2670. Rilassarsi, però, non è affatto nei piani del Djoker, anzi. Il numero 1 al mondo ha rilanciato dagli Emirati con la ventunesima vittoria di fila tra 2019 e 2020. “Punto a rimanere imbattuto per la stagione. Sto scherzando… o forse no”, ha affermato Nole dopo il trionfo a Dubai con una finale contro Tsitsipas decisamente più comoda dopo i match point annullati in semi a Monfils. I riflettori sono puntati dunque sulla doppietta Indian Wells-Miami, un’altra occasione per Nadal per spezzare l’egemonia sul duro del suo rivale più ostico. Non siamo ai tempi di Connors (“Seguirò quel figlio di put**** fino ai confini del mondo per batterlo” riferendosi a Borg), tra i due c’è grande rispetto, gruppi Whatsapp (“Ma solo per lavoro”), ma difficilmente li vedremo spremersi l’uno contro l’altro in settimane interlocutorie come queste, riservandosi per i grandi appuntamenti del calendario. Rafa nel frattempo ha sollevato il primo trofeo dell’anno, andando a segno almeno una volta nelle ultime 17 stagioni, staccando Federer e Djokovic fermi a 15 e ritoccando di già un record. E siamo solo al 1 di marzo.