Djokovic: “Mi aspetto un agente segreto nel mio angolo”
Esordio tranquillo per Novak Djokovic a Wimbledon, almeno sul campo. Dopo la vittoria contro Kohlschreiber gli hanno chiesto un parere su uno dei temi del giorno: il presunto coaching di Boris Becker, il quale aveva ammesso di "comunicare" con il suo assistito. "Non c'è niente da nascondere e non facciamo nulla contro le regole – ha detto il serbo – lascio la speculazioni a chi crede di conoscermi. Io rispetto le regole, e se non lo faccio mi aspetto un warning. Alla prossima partita mi aspetto un agente segreto tipo James Bond che analizzi i gesti di Becker". Più in generale, il serbo ha ammesso di soffrire ancora qualche scoria mentale dopo Parigi. "Però ho sempre più fiducia. E il mio atteggiamento è positivo".Esordio tranquillo per Novak Djokovic a Wimbledon, almeno sul campo. Dopo la vittoria contro Kohlschreiber gli hanno chiesto un parere su uno dei temi del giorno: il presunto coaching di Boris Becker, il quale aveva ammesso di "comunicare" con il suo assistito. "Non c'è niente da nascondere e non facciamo nulla contro le regole – ha detto il serbo – lascio la speculazioni a chi crede di conoscermi. Io rispetto le regole, e se non lo faccio mi aspetto un warning. Alla prossima partita mi aspetto un agente segreto tipo James Bond che analizzi i gesti di Becker". Più in generale, il serbo ha ammesso di soffrire ancora qualche scoria mentale dopo Parigi. "Però ho sempre più fiducia. E il mio atteggiamento è positivo".