Parole e pensieri del fresco vincitore di Melbourne. Nole parla di tutto: della finale, degli allenatori, del servizio e delle speranze di Murray…

Traduzione di Francesca Colombo – foto Getty Images

 

Due Slam in bacheca e il numero uno nel mirino. Novak Djokovic è partito alla grande in questo 2011 e pone più deciso che mai, la sua candidatura come erede designato al dominio firmato Federer-Nadal. Queste le sue dichiarazioni dopo la vittoriosa finale di domenica.

 

Pensi di poter giocare meglio di così? O è stata la partita dei tuoi sogni?

E’ stato un grande match dall’inizio alla fine. Ho fatto sempre quello che ho voluto tatticamente parlando. Fisicamente mi sentivo bene e ho avuto 2 giorni di riposo prima della finale, che sono stati di grande aiuto.

Sono riuscito a giocare dentro il campo e a farlo spostare a destra e a sinistra. Probabilmente la chiave del match è stato l’ultimo game del primo set dove abbiamo fatto scambi incredibili. Sicuramente quando sei in vantaggio di un set è molto meglio.

 

Qualche volta hai la sensazione di essere indistruttibile? Come se tu avessi una risposta a qualsiasi cosa lui faccia?

Non penso questo di me stesso. Cerco solo di giocare al meglio e di giocare in modo offensivo invece di giocare in maniera difensiva. Ho servito bene nei momenti importanti. Mi sono aperto il campo servendo molto esterno. Ho cambiato spesso il ritmo. Il fatto di essere riuscito a vincere in 3 set contro un giocatore come Murray mi appaga ancora di più.

 

Quando hai vinto il match non hai esultato in maniera particolare. E’ stata una forma di rispetto nei confronti di Murray?

Beh in un certo senso sì. Posso immaginare come si sia sentito. E’ la terza volta che arriva in finale e non riesce a vincere il titolo.

Ma io rifarei tutto quello che ho fatto in campo perché ho grande rispetto per lui come giocatore e credo che abbia tutte le carte in regola per vincere un Grand Slam.

 

Dicevi che è uno dei giocatori che risponde meglio.

Sì, senza dubbio uno dei migliori.

 

Nei primi 2 set Murray ha fatto solo 6 punti sul tuo servizio. Come te lo spieghi? Hai servito troppo bene tu o ha risposto male lui?

Non penso di aver servito così bene. Ho sicuramente piazzato bene il servizio. Ho cercato di aprirmi il campo con la prima di servizio.

 

Come hai migliorato il tuo servizio?

Colpendo centinaia di palle. Mi sono dedicato molto al servizio. Ho lavorato sodo e sono stato ripagato per questo. Nessun segreto in particolare.

 

Hai perso alcune partite importanti l’anno scorso, qui, al Roland Garros e persino a Wimbledon. Come sei riuscito a tornare così in forma?

Qualcosa è scattato nella mia testa. Io sono molto emotivo sia in campo che fuori. Ho avuto alcuni problemi personali che non mi permettevano di essere sereno quando ero in campo.

 

Per un certo periodo hai avuto 2 allenatori?

Sì è vero.

 

Da fuori sembravi un po’ confuso in quel periodo…

Abbiamo provato ma purtroppo non funzionava. Con tutto rispetto per Todd Martin, che è stato un grande giocatore e che è un bravissimo allenatore, ma tra di noi non funzionava purtroppo. Marian Vajda farà sempre parte del mio team. E’ molto di più di un allenatore. Il mio fisioterapista, il mio preparatore atletico, tutti questi ragazzi hanno fatto tanti sforzi per aiutarmi ad arrivare a questo stato di forma. Gli devo molto.

 

Tre set con Federer e 3 set con Murray. Ti preoccupava di più il match contro Federer o quello contro Murray?

Sei sempre preoccupato sia che sia la semifinale o la finale di un Gran Slam. Ma uno lavora sodo per arrivare mentalmente e fisicamente preparato. Non posso paragonare le due partite perché parliamo di due giocatori estremamente diversi. Io penso a una partita alla volta.

 

Tu e Murray avete parecchio in comune, Che differenza c’è tra te e lui. Tu che hai vinto due Grand Slam e lui neanche uno.

Difficile a dirsi. Cosa intendi dire?

 

Pensi che per Murray sia una questione di testa? Stasera sembravi molto determinato e fiducioso.

Dipende come riesci ad affrontare la cosa mentalmente. E’ sicuramente una battaglia mentale con se stessi e bisogna cercare di non pensare troppo al match per non essere troppo condizionati.

Sicuramente rispetto al 2007-2008 il tennis è cambiato… il gioco è più veloce e ci sono giocatori che servono molto bene e tirano forte da fondo campo.

 

Alcuni pensano che visto che Roger e Rafa sono usciti dal torneo ci potrebbe essere un “cambio della guardia” ai vertici del tennis. Cosa ne pensi ?

Io penso che Rafa e Roger siano i migliori. Non si può paragonare la mia carriera o quella di Murray con la loro. Hanno sempre dominato loro il circuito. E’ bello vedere che ogni tanto a battersi per il titolo ci siano altri giocatori.

 

La vittoria in Davis e questa, pensi che questo sia il miglio periodo della tua vita?

Tennisticamente sicuramente sì. E’ quello che ho sempre sognato.

 

Ti sei concentrato di più sul tuo gioco?

Mi sono concentrato sul mio gioco come non mai.

 

Festeggerai stasera?

Certo, si festeggia sempre dopo un grande successo.

 

Ci sono fatta eccezione per Nadal e Federer solo altri 2 giocatori che hanno vinto 2 slam. Tu e Hewitt. Hewitt dopo il secondo si è ritirato. Pensi che ne vincerai ancora?

Sicuramente non ho intenzione di ritirarmi. Mi sento in forma e ho dimostrato di poter giocare bene su tutte le superfici.. Sono pronto per altre sfide.

 

Quali sono le tue superfici preferite?

Il veloce è la mia superficie preferita. Ma penso di poter far bene anche a Roland Garros e a Wimbledon.

 


 

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