“Vuoi vedere il tabellone?” “No, non sono pronto. Magari dopo, quando sono da solo”. La battuta simbolo della presentazione dei tabelloni dello Us Open 2016 l’ha pronunciata Novak Djokovic, ospite della cerimonia insieme a Flavia Pennetta, regalando un sorriso alla folta platea di giornalisti. È iniziata così, in un salottino all’americana allestito nella sala interviste principale del Billie Jane King National Tennis Center, la corsa del serbo al tris a New York, risultato che avrebbe un valore doppio rispetto al solito. Nel 2015 consolidò la sua leadership, stavolta è chiamato a scacciare la piccola crisi che l’ha visto cadere prematuramente sia a Wimbledon sia alle Olimpiadi, e poi a rinunciare al Masters 1000 di Cincinnati per un problema al polso. Gli dà ancora fastidio, tanto che nel corso dell’allenamento pre-draw con Marin Cilic si è fermato più volte, e quando gli hanno chiesto se è al 100%, ha replicato: “ci sto arrivando”. Segno che c’è ancora da lavorare ma è fiducioso e può guardare lontano, in uno Us Open orfano di due top-10, Federer e Berdych, le cui assenze hanno promosso fra i primi otto Marin Cilic e Dominic Thiem. Se lo meritano entrambi: il primo per il titolo a Cincinnati, il secondo per quanto ha combinato nella prima metà dell’anno. Tre gli azzurri in gara: Fognini, Lorenzi e Seppi. Visto che nessuno dei tre è fra le teste di serie, a livello di primo turno è andata a tutti di lusso. Qui sotto l’analisi del tabellone maschile quarto dopo quarto.
PRIMO QUARTO
Lasciando stare i possibili problemi al polso, Djokovic è il grande favorito per bissare il titolo del 2015, e riparte dalla sfida con Jerzy Janowicz. Potenzialmente un avversario impegnativo, ma che in realtà è rientrato in campo a luglio dopo uno stop lunghissimo, e da allora ha vinto giusto un paio di incontri a livello Challenger. Interessante il probabile secondo turno di “Nole” contro Jiri Vesely, che quest’anno l’ha sbattuto fuori a sorpresa dal torneo di casa a Monte Carlo, ma il bis se lo può solamente sognare. Non spaventa nemmeno Klizan al terzo turno, così come uno fra Gasquet e Isner negli ottavi. Se “Nole” sta bene può puntare a presentarsi ai quarti con nessun set perso e il pieno di energie, prima del primo vero duello impegnativo del suo torneo. Che ci arrivi Jo-Wilfried Tsonga o Marin Cilic fa poca differenza: il primo l’ha messo in difficoltà già altre volte, il secondo ha mostrato a Cincinnati di saper giocare ancora ai livelli che nel 2014 gli fruttarono un incredibile titolo Slam proprio sul cemento di New York, e sembra più agguerrito che mai. Difficile salti fuori qualche sorpresa, con un Kevin Anderson che non ha ancora ritrovato il livello del 2015, quando giunse ai quarti battendo Murray, e un Jack Sock (gran primo turno col baby Fritz) che sa spesso come farsi pericoloso, ma nel complesso sembra avere meno armi di Cilic.
Quarto di finale ipotetico: Novak Djokovic vs Marin Cilic
Match to watch: Youzhny-Klizan, Edmund-Gasquet, Sock-Fritz
Italiani: /
SECONDO QUARTO
Lo Us Open di Rafael Nadal, che a Rio de Janeiro ha mostrato di non avere particolari problemi al polso, scatta contro l’uzbeco Denis Istomin, prima di un probabile secondo turno identico alle Olimpiadi. Purtroppo per l’Italia ci sarà di nuovo Andreas Seppi, favoritissimo contro il francese Stephane Robert, e per l’azzurro – che difende il terzo round del 2015 – è una pessima notizia. Il brutto stop a Winston Salem fa pensare che il Seppi attuale non sia in grado di puntare all’impresa. Nadal sorride per un ottimo tabellone: la testa di serie candidata ad affrontarlo al terzo turno è il connazionale Albert Ramos-Vinolas, che sul cemento non vale i primi 50 del mondo, mentre agli ottavi dovrebbe esserci uno fra Bautista-Agut e Pouille. Il primo è sempre ostico, il secondo è in grande crescita, ma Nadal – per ora – può dormire tranquillo. Più complicata la strada di Milos Raonic, ipotetico avversario di “Rafa” nei quarti, che deve confermare la finale di Wimbledon partendo da un duello con il sempre pericoloso Dustin Brown. Al terzo turno ci dovrebbe essere Paire, agli ottavi un Gael Monfils da prendere sempre con le pinze. Se starà bene, di fisico e (anche) di cervello, il colored francese ha le carte in regola per disinnescare le bombe di Milos, come gli è già riuscito di recente a Toronto e altre tre volte negli anni scorsi.
Quarto di finale ipotetico: Rafael Nadal vs Milos Raonic
Match to watch: Monfils-Muller, Paire-Lajovic, Brown-Raonic
Italiani: Seppi vs Robert (2-0)
TERZO QUARTO
Sopra Stan Wawrinka, sotto Dominic Thiem, come già a Wimbledon. Anche sui prati londinesi erano lo svizzero e l’austriaco i favoriti per un posto nei quarti di finale, invece ci arrivarono Tomas Berdych e Lucas Pouille. Anche a New York il loro sembra lo spot più aperto a delle possibili sorprese, sia perché Wawrinka è il meno costante dei primi quattro e Thiem non sembra ancora al 100% a causa del fastidio all’anca che lo affligge da qualche settimana, sia perché ci sono un sacco di nomi di spessore. Il primo, ovviamente, non può che essere Juan Martin Del Potro, che dopo la splendida Olimpiade torna sui campi dove nel 2009 si è regalato uno storico successo, battendo Federer in finale. “Delpo” partirà dal derby con Schwartzman, per poi sfidare Steve Johnson (che aveva espresso qualche perplessità proprio sulla wild card concessa all’argentino piuttosto che a un giocatore di casa) in uno dei match di cartello del secondo turno. Al terzo round, invece, dovrebbe esserci David Ferrer, anche se lo spagnolo non ne azzecca mezza da un bel po’, dunque l’Italia può sperare in Fabio Fognini, favorito contro Gabashvili per giocarsi le sue chance contro “Ferru”. Se Thiem ha il problema Del Potro, Wawrinka sarà probabilmente alle prese prima con Alexander Zverev e poi con uno fra Tomic e Kyrgios, probabili avversari in un terzo turno da non perdere.
Quarto di finale ipotetico: Dominic Thiem vs Stan Wawrinka
Match to watch: Dolgopolov-Ferrer, Wawrinka-Verdasco
Italiani: Fabio Fognini vs Teymuraz Gabashvili (1-1)
ULTIMO QUARTO
Come di consueto l’ultimo quarto è vegliato dalla seconda testa di serie, ovvero Andy Murray, che parte da un match intrigante con Lukas Rosol. Non tanto per gli equilibri, visto che lo scozzese sarà super favorito, quanto perché i due nel 2015 hanno avuto qualche screzio a Monaco di Baviera, quando durante un match Murray gli mostrò il suo disprezzo con un “tutti ti odiano”. Nel complesso quello del campione di Wimbledon sembra un ottimo tabellone, con Nishikori favorito per andare a sfidarlo nei quarti di finale, e uno fra Feliciano Lopez (bel primo turno con Coric) e Grigor Dimitrov agli ottavi. Il ranking ATP dà ragione allo spagnolo, ma quanto visto nelle ultime settimane fa pensare sia più probabile un bel risultato di Dimitrov, apparentemente ritrovato grazie alla cura di Dani Vallverdu. A sufficienza da puntare al successo su Murray? Difficile. Sulla strada di Nishikori verso i quarti, invece, gli avversari più complicati sembrano Goffin e Karlovic, che si dovrebbero incrociare al terzo round. Nell’ultimo spot anche il nostro Paolo Lorenzi, atteso da un duello aperto contro Carlos Berlocq. I precedenti sono sul 3-3, e l’argentino ha vinto facilmente l’ultimo al Roland Garros. Ma sul cemento il Lorenzi formato 2016 parte con molte più chance.
Quarto di finale ipotetico: Andy Murray vs Kei Nishikori
Match to watch: Mahut-Kohlschreiber, Lopez-Coric, Murray-Rosol
Italiani: Paolo Lorenzi vs Carlos Berlocq (3-3)
La riscossa di Djokovic parte da New York?
US OPEN, TABELLONE UOMINI – Sorteggiato, alla presenza dei campioni uscenti Novak Djokovic e Flavia Pennetta, il tabellone dello Us Open, ultimo Slam della stagione 2016. Djokovic dovrà scacciare i fantasmi di crisi, Murray vuole continuare ad avvicinarsi, ma occhio a incognite (come il polso di “Nole”) e outsider, su tutti Juan Martin Del Potro. Non va male agli italiani: al primo turno partono tutti favoriti.