Il serbo supera un lodevole Haas, super-competitivo a 34 anni, è vola in semifinale. La corsa al numero 1 è sempre più aperta. In semifinale troverà Berdych.
Novak Djokovic è saldamente al comando della classifica stagionale
Di Lorenzo Baletti – 12 ottobre 2012
Fatto fuori Tipsarevic, forse oggi Tommy Haas vedeva più possiblità di sbarazzarsi dell’ altro serbo. Peccato che quello odierno si chiamasse Novak Djokovic, e più che con un tennista ad Haas sarà sembrato di aver giocato contro un muro. Djokovic si aggiudica il quarto di finale di Shanghai per 6-3 6-3, e mostra ancora una volta solidità al servizio oltre che grande ritmo da fondo. Il primo set vive in equilibrio fino al 2-2, con Haas che dimostra di poter tenere lo scambio e ottiene buone percentuali al servizio. Nel quinto gioco però, avanti 40-15, il tedesco subisce l’accelerata di Nole, che prima recupera i due 15 di svantaggio aggredendo alla risposta, e poi toglie la battuta all’avversario alla terza palla break. Nel gioco successivo Haas prova a rifarsi sotto, arriva per la prima volta ai vantaggi sul servizio di Nole, ma il n.2 del mondo non si scompone, mette due prime e conferma il break. San servizio, si dice, e oggi Nole ha veramente mostrato come questo colpo possa fare la differenza. Nel primo set ha perso un solo punto con la prima, il che gli ha permesso di far fronte a un mediocre 42% con la seconda. Il parziale si conclude con gli ultimi due turni di servizio rispettati.
Il 34enne Tommy Haas sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza, e lo dimostra in avvio di secondo set. Nonostane il continuo nervosisimo e i monologhi verso il proprio angolo, dopo aver tenuto un non facile turno di servizio, ottiene addirittura il break nel gioco successivo. Una bella reazione, che però non trova seguito nel prosieguo dell’incontro. Già nel game subito seguente, Haas concede il contro break addirittura a zero. Certo, complice il ritorno di Djokovic, che non perde un centimetro da fondo e spinge a partire dalla risposta. Imbarazzante però la percentuale con la seconda di servizio di Haas: appena il 9%, vale a dire un solo punto conquistato in tutto il set. Nole ovviamente ne approfitta e mette a segno un parziale di 5-0 che stende l’avversario. Haas comincia a sentire la fatica nonostante sia stata superata da poco l’ora di gioco, mentre Nole naviga alla solita velocità di crociera. Si arresta un attimo, in realtà, sul 5-2 quando subisce il break nel momento di servire per il match, ma riprende spedito nel game successivo ottenendo il quarto break dell’incontro, che questa volta significa partita oltre che terza semifinale a Shaghai. Per quanto riguarda Haas, anche se è rimandato l‘appuntamento con la 500esima vittoria in carriera, il quarto di finale di oggi assomiglia molto a un successo: pensare che appena 12 mesi fa si trovava attorno alla 300sima posizione mondiale, mentre adesso rientra tra i top 20 all’eta di quasi 35 anni. Da ammirare, e soprattutto da imitare, la forza di volontà. Così come da ammirare un Djokovic tornato quello del 2011, che continua a sognare il n.1 in attesa della prova del nove con Berdych.
Effetto Sinner
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