Novak strapazza Monfils e centra la 4° semifinale consecutiva a New York. La Zvonareva batte 6-3 7-5 la Kanepi… GALLERY

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Per il quarto anno consecutivo Novak Djokovic raggiunge il penultimo atto degli US Open (finalista nel 2007 e semifinalista nel 2008 e 2009, eliminato dal solito Roger). La resistenza del suo avversario odierno, Gael Monfils, è durata solo un set, conclusosi al tiebreak, al termine di un parziale in cui il parigino era stato avanti 4-2 e non aveva sfruttato una palla per il doppio break di vantaggio, prima del ritorno furente del numero 3 del mondo. Quello che accade nel tiebreak, dominato da Nole per 7 punti a 2, riassume alla perfezione il leitmotiv dell’incontro: quando il gioco si fa duro, il primo a prendere l’iniziativa è il serbo, cui neanche un Monfils in straripante condizione fisica può nulla. L’anticipo con cui porta i colpi “Nole” è letale per un avversario troppo distante dalla riga di fondo, che perde sempre più campo nel corso dello scambio.

 

Nel secondo set il vento che anche oggi la fa da padrone sull’Arthur Ashe, si fa sempre più impetuoso, rendendo ogni turno di servizio un calvario per il giocatore in battuta. Sono ben 18 le palle break complessive (10 per Djokovic e 8 per Monfils) in soli 7 giochi, di cui ben 5 break: 6-1 per Djokovic che strappa per ben 4 volte il servizio. Lamonf, per contro, può contare su un solo break, realizzato in apertura di set.

 

Il doppio svantaggio, unito alla maggiore capacità del serbo di domare i capricci di Eolo, demoralizza Gael, seguito in tribuna da un fan d’eccezione, quel Thierry Henry che da quest’anno si è accasato ai New York Red Bulls e che già si era visto sugli spalti qualche giorno fa, mentre seguiva con attenzione le gesta del suo compagno di “lametta”, Roger Federer.

 

Djokovic non stacca il piede dall’acceleratore neanche all’inizio del terzo set. Gioca tutti i punti con grande concentrazione, lamentandosi con il suo box, reo di averlo indotto in errore nella richiesta di un paio di “falchi”. Anche il giudice di sedia, Carlos Ramos, viene preso di mira dal 23enne di Belgrado. L’accusa nei confronti dell’arbitro è quella di chiamare troppi overrule (in suo sfavore…). Monfils cede la battuta nel quarto gioco. Non concretizza 3 palle del controbreak, sul 2-4, lasciando via libera al serbo che, dopo aver rischiato di uscire all’esordio contro il suo connazionale Viktor Troicki (battuto in 5 set dopo essere stato sotto per 2 set a 1, con un break di svantaggio nel 4°), è stato protagonista di quattro prove oltremodo convincenti in cui ha lasciato le briciole ai vari Petzschner, Blake, Fish e, appunto Monfils. Il prossimo avversario verrà fuori da un classico degli ultimi slam: Federer-Soderling, opposti per la quinta volta negli ultimi 7 major.

 

Tra le donne è l’ultima rappresentante di quello che fu lo squadrone russo, Vera Zvonareva, la terza giocatrice a raggiungere le semifinali, al termine di una partita che non entrerà certamente nella storia di questo sport per lo spettacolo(?) offerto. Non sorprende il dato statistico relativo al numero degli errori gratuiti (88) che supera di gran lunga quello dei vincenti (28). A fare la partita è Kaia Kanepi, al secondo quarto di finale consecutivo in uno slam dopo l’exploit di Wimbledon dove, partendo dalle qualificazioni sfiorò le semifinali, non concretizzando nessuno dei 5 matchpoint a disposizione contro la Kvitova.

 

Questa volta, però, non ha molto da recriminare la giocatrice estone: è stata colei che ha fatto più gioco, preso più rischi e, gioco forza, commesso più errori: 25 nel solo primo set (di cui 6 doppi falli) a fronte dei 12 della russa che si limita a scambiare centralmente in attesa dell’errore altrui. Le raffiche laterali non aiutano sicuramente il bel gioco. Vera approfitta delle incertezze iniziali della Kanepi per scappare via nella fase centrale e chiudere il primo parziale per 6-3.

 

Nel secondo set è un continuo scambio di cortesie (sotto forma di break) nei primi 4 giochi. Il primo allungo è della giocatrice che tiene la battuta, Vera. La russa si porta sul 4-2 ma subisce il ritorno della baltica che, sul 5-5 ha 2 palle break. La finalista di Wimbledon fa valere la sua maggiore levatura e, anche grazie a un ace, sventa il ribaltone. Nel game successivo la pressione è tutta sulle spalle della Kanepi che subisce il settimo break del suo incontro.

 

Adesso, in quella che sarà la sua prima semifinale a New York, la studentessa di relazioni economiche internazionali affronterà la numero 1 del seeding, Caroline Wozniacki con la quale ha un bilancio di 2 vittorie e 2 sconfitte.

 

 


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